Fotoamatori Crotone: quarant’anni di storia e di passione

La bellezza della fotografia, la voglia di condividere una passione, di catturare attimi, di confrontarsi e raccontare attraverso gli scatti emozioni, eventi, episodi.
Quella del Gruppo Fotoamatori di Crotone è una storia lunga quarant’anni, un impegno che continua e che si nutre di incontri, interesse e voglia di fare cultura in una città che diventa cornice perfetta per splendide istantanee e che è sempre più interessata a tutto quello che ruota attorno al mondo della fotografia.
Lo scopo del fotoclub, affiliato alla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), è da sempre quello di promuovere e proporre una fotografia che non si ferma solo ad una «ricerca estetica, ma vuole essere linguaggio, comunicazione e soprattutto produttrice di pensiero e di senso».
Lo spiega bene il presidente Domenico Perpiglia che in occasione della sua nomina avvenuta all’inizio di quest’anno, ha sottolineato come «nel nostro territorio fare associazionismo e fare cultura significa dare la possibilità a tanti giovani e meno giovani di aprire la propria mente e mantenerla proficuamente in attività».
Proprio Perpiglia ci ha raccontato il passato e il presente dell’associazione fotografica.

Quando e come nasce il Gruppo Fotoamatori di Crotone?
Nasce ai tempi delle fabbriche, quando ancora non erano state dismesse.
Nel 1980, nell’ambito dei circoli del dopolavoro della Montedison, cinque ragazzi con una grande voglia di fare cultura decisero di aggregarsi per dare vita a un circolo culturale. Poco dopo a loro si aggiunse un sesto giovane siciliano, Edmondo Infantino che propose di inserire tra le attività del gruppo anche quella della fotografia.
E alla fine, rimase l’unica attività del circolo.

Cosa è cambiato nel corso del tempo?
All’inizio potevano partecipare alle attività solo i dipendenti della fabbrica ma l’anno successivo (1981 ndr) le iscrizioni vennero aperte a tutti, negli anni a seguire ci fu una crescita esponenziale, oggi siamo una quarantina di soci.

Il gruppo è cresciuto e sono cambiate anche le attività.
Esatto. Negli ultimi tempi con l’exploit dell’immagine digitale, la fotografia ha avuto un ulteriore boom e in tanti si sono rivolti a noi per poter partecipare alle nostre iniziative.
L‘attività del Fotoclub è molto varia e va dal Corso Base di Fotografia al Concorso del Mese, dalle uscite di gruppo al cineforum, dalle mostre fotografiche dei PortfolioCAFE’ ai Workshop per proseguire con speciali serate di approfondimento su temi specifici, incontri e workshop con fotografi esterni. Inoltre collaboriamo con enti e amministrazioni locali, come la Regione, le Province e i Comuni.

Qual è il vostro obiettivo?
Tenere viva la cultura della fotografia, soprattutto in un momento come questo che definisco “del mordi e fuggi”, del “quello che vedo io vedi anche tu”. Insomma di questi tempi lì dove nasce, l’immagine muore.
Noi invece cerchiamo di approfondire la tematica della fotografia, quella vera, come linguaggio della comunicazione.
Ci piace promuovere la crescita culturale del territorio attraverso gli scatti. Lo facciamo con le nostre attività e anche con le tante iniziative che organizziamo in città.
Il gruppo Fotoamatori di Crotone è una realtà aperta che racconta anche i luoghi in cui vive.
Nelle nostre iniziative, che discutiamo e decidiamo di volta in volta, affrontiamo tematiche diverse che ovviamente coinvolgono anche la città in tutte le sue sfaccettature: dall’aspetto urbano a quello sociale. Noi fotografiamo il bello e il “brutto”, raccontiamo e denunciamo quando necessario. E l’attento sguardo verso il territorio lo si percepisce dai nostri progetti, come ad esempio il concorso del mese. Per il 2021 abbiamo deciso di lasciarci ispirare dalle immagini evocate dalle parole di un cantautore crotonese che tutti hanno nel cuore: Rino Gaetano.
Ogni mese facciamo rivivere con le immagini una sua canzone. Le foto del concorso sono esposte alla Lega Navale di Crotone

Dodici mesi insieme al cantautore crotonese e altrettanti giorni dedicati alla conoscenza e ad altre attività.
Sì, proseguiremo con tutti i nostri programmi.

V. R.




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