Gaspare Da Brescia: «Il mio è un progetto di rinascita e rilancio del territorio di Crotone»

Gaspare Da Brescia: «Il mio è un progetto di rinascita e rilancio del territorio di Crotone»

Il ventiquattresimo itinerario presso il Centro Storico di Crotone ha visto l’uscita fuori “le mura” di Crotone, con uno sguardo verso piazza Pitagora. Si sono ritrovati questa mattina Antonio Arcuri della Fondazione Santa Critelli e lo scrittore Gianluca Facente per il nuovo “tour” alla scoperta di cio che abbiamo sotto gli occhi e che, a volte, non notiamo.

Una maschera apotropaica sotto le balconate dei “portici”, la storia del colonnato principale della “piazza”. E poi c’è Pitagora nel giro culturale di oggi, con il crotonese Gaspare Da Brescia, artista e scultore che sta realizzando un progetto culturale per la sua e nostra città, che parte dal filosofo e matematico greco che, una volta approdato a Crotone, non l’ha voluta più abbandonare.

E Crotone non ha abbandonato l’idea di un rilancio legato al suo nome, in Piazza Pitagora, una volta già via Raffaele Lucente, il primo sindaco della città che ha abbattuto le mura. La piazza, un tempo, non era uno spartitraffico, come raccontato durante l’Itinerario del Centro Storico, ma una piccola “agorà”.

È proprio davanti la rotonda, dove in questi giorni sorge l’albero di Natale, Gaspare Da Brescia ha narrato il progetto culturale che appartiene non solo a Crotone, ma al mondo: quel mondo che un tempo e anche oggi “passava e passa da Crotone”.

In molti accostano la mia figura alla statua di Pitagora, ma sono qui per una città futura, per un progetto culturale. Ogni cittadino deve riappropriarsi del patrimonio del paesaggio, non solo custodirlo ma promulgarlo – ha detto ai presenti – il mio compito è fare sì lo scultore, ma la storia della nostra città è affascinante, e quindi il compito di tutti  è custodire il paesaggio, e quindi diffondere questo nuovo sguardo. Abbiamo un compito civile,  insieme all’obbligo e l’opportunità di diffondere questo progetto culturale, che non è la statua in sè”.

Ecco perché il 15 dicembre aprirà la mia Mostra in Vico Municipio, presso la sede della Nuova Scuola Pitagorica, che si chiama Kosmos 23: “Siamo di fronte un punto cruciale, ovvero costruire insieme una città futura”.

Poi ha ben spiegato ai partecipanti all’itinerario nel centro storico l’intenzione che propose ormai un anno fa:  “La mia non è una statua, ma un’opportunità di crescita insieme alle altre facoltà che possiede questa città. E l’arte non è un processo da pagare, non è merce ma un patrimonio che va promosso, che è cosa ben diversa. È tempo che esca un nuovo volto della città – ha continuato – e questo volto è legato a visioni di visioni senza fine. La statua non è di Crotone, ma de mondo intero. Il  filosofo se vedete la mia statua ha capelli rasta, lui non è il passato ma la contemporaneità da cogliere attraverso vari aspetti”.

E sul vestito di Pitagora vi è narrata la storia della terra: “Sul suo manto c’è il territorio, il mondo, la vrica sulla quale si è formata la storia della civiltà. Sul manto c’è l’alloro affinché profumasse per sempre”.




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