Crotone – Portare avanti i principi del Pitagorismo e della conoscenza è uno dei traguardi prefissati dalla Nuova Scuola Pitagorica la quale oggi ha sede presso Vico Municipio 1, nel cuore del Centro Storico di Crotone.
Dopo alcuni incontri tenuti con Gaspare da Brescia, Felice Campora e Marika Falotico, sabato sera 29 gennaio è toccato allo scrittore crotonese Gianluca Facente, in modalità on line sulla pagina facebook della Scuola per via dei contagi da Covid, esporre sul Pitagorismo e in particolare “Pitagorismo e Magna Grecia”, sul perchè il filosofo di Samo abbia scelto proprio Kroton, già sacra al Dio Apollo.
Presso la sede della Scuola Pitagorica, dunque, vi erano Antonio Parrotta e Domenico Monizzi, del direttivo, insieme allo scrittore Facente, e collegati in diretta col presidente Marco Tricoli.
«La Magna Grecia è stato un territorio caratterizzato dalla presenza di Pitagora – ci ha detto Facente – è una storia che cammina di pari passo, la crescita del territorio è legata all’attività di Pitagora. Abbiamo la fortuna di poter dire che il Pitagorismo nasce e si sviluppa proprio a Crotone», che ha portato progresso, ha continuato. «Il territorio che venne più impattato è sicuramente quello magno greco ma forse ha avuto poco tempo, e forse il susseguirsi di alcuni eventi storici ne hanno limitato l’espansione che, per assurdo, ha avuto più valvole di sfogo secoli e secoli dopo che non durante il periodo stesso».
C’è un Pitagora in ogni campo, dunque, in quello biologico, medico, matematico, politico, scientifico: «La parola adatta è valorizzare Pitagora e Pitagorismo, come succede in altre città. Pitagora è di tutti e sul concetto di Pitagorismo dobbiamo essere più cauti perchè è dapprima nella città di Crotone, e poi tutto il resto».
Kroton fu scelta da Pitagora e da lì divulgò il suo messaggio: «Una persona facoltosa come il filosofo di Samo poteva scegliere molti posti, ma abbiamo avuto l’onore di poterlo ospitare. Si è formato e ha avuto la possibilità di pagare la sua formazione – prosegue Facente – sceglie Crotone perchè vi era già un humus culturale forte, vi era la presenza di una scuola medica, di una scuola atletica, fattori che non ha avuto nessun’altra città. Kroton era il massimo che potesse scegliere, e forse in quel momento si slega da quel fattore ortodosso che il Peloponneso ancora sentiva forte, ma Pitagora si sentiva libero».
Danilo Ruberto