Riceviamo e pubblichiamo – Come sicuramente Lei saprà , visto che è in Calabria da circa un anno, l’ASP di Crotone è l’unica Azienda Sanitaria Calabrese che a fronte di 180.000 abitanti ha un solo Ospedale “ Spoke”. La presenza di una sola struttura ospedaliera determina di fatto il blocco di tutta l’attività specialistica ordinaria in quanto va da sé che l’Ospedale nel momento che accoglie pazienti Covid perde il concetto di struttura sanitaria “ pulita” in quanto pur rispettando tutte le procedure necessarie ad isolare i pazienti Covid si vanno ad utilizzare spazi comuni di transito e di diagnostica a discapito della già insufficienza strutturale ad accogliere l’ordinario.
Dobbiamo renderci conto che con il Covid dobbiamo convivere ancora per molto tempo, anche dopo l’arrivo del vaccino, e le altre patologie non vengono cancellate dalla pandemia, al contrario il focalizzare la nostra attenzione sul Covid determina un peggioramento clinico dei pazienti cronici che non riescono ad eseguire i necessari controlli programmati per non parlare delle prime visite .… che risposta riusciamo a dare ad un paziente che per la prima volta necessita di una qualsiasi prestazione specialistica?
Vista l’ordinanza n. 82/29 Ottobre 2020, del Presidente f.f. Spirlì, l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone è chiuso all’attività ambulatoriale e di ricovero programmabili sia medici che chirurgici e gli specialisti territoriali hanno liste di attesa ai primi mesi del 2021 in tutte le specialità ed allora?
Non pretendo di avanzare la soluzione perfetta ma penso che ogni critica al sistema debba suggerire un’alternativa da esaminare e la mia forse è troppo semplice :
LIBERIAMO L’OSPEDALE DAI PAZIENTI COVID e destiniamo loro delle strutture dedicate così come era stabilito dal piano già presente, mai attuato, e che ora Lei sicuramente si adopererà ad attuare al più presto. La nostra ASP non ha altre strutture ospedaliere cosa fare?
UTILIZZIAMO STRUTTURE OSPEDALIERE DI ASP VICINE, in emergenza non esistono le singole ASP ESISTE LA CALABRIA….Il vicino Ospedale di San Giovanni In Fiore è di fatto una struttura ospedaliera abbandonata e destinata alla chiusura così come quello di Cariati oramai lo è da anni, non ci vuole molto a destinare i reparti ai pazienti Covid e le sale operatorie a reparti di terapia intensiva. Non abbiamo personale? Il piano Covid prevede l’assunzione dei sanitari necessari a riattivare queste strutture utilizziamo una procedura d’urgenza ognuno deve prendersi le proprie responsabilità.
Avrei anche un suggerimento alternativo: nel territorio della nostra ASP abbiamo delle strutture accreditate con reparti di degenza rivolgiamoci a loro , se non abbiamo soluzioni a breve tempo, per i ricoveri COVID.
Siamo in emergenza dobbiamo dare priorità ai pazienti Covid ma non possiamo lasciare a casa e senza risposte i pazienti diabetici, reumatici, affetti da disturbi metabolici, da patologie osteoarticolari, oculistiche ecc.
La specialistica territoriale è già in sofferenza di suo per la carenza di specialisti riaprire l’attività ospedaliera programmata in un ospedale “ libero” dal Covid significherebbe dare risposte anche a tutti gli altri pazienti.
Il Segretario Provinciale SUMAI Assoprof
Dott. Giuseppe Sirianni