Giustizia ambientale e salute pubblica: parte il monitoraggio epidemiologico su Crotone
È partito ufficialmente a Crotone il progetto promosso dall’Istituto Superiore di Sanità per definire, entro giugno 2027, un profilo di salute della comunità crotonese...

È partito ufficialmente a Crotone il progetto promosso dall’Istituto Superiore di Sanità per definire, entro giugno 2027, un profilo di salute della comunità crotonese, tenendo conto dei diversi determinanti: ambientali, socio-economici e legati agli stili di vita.
La città, che porta ancora i segni di una lunga stagione industriale, è al centro di un percorso di giustizia ambientale e di analisi approfondita del suo stato sanitario. Il progetto è stato presentato questa mattina all’Istituto Pertini-Santoni, alla presenza delle istituzioni locali, dell’ARPACAL, del Dipartimento di Coordinamento Ambiente-Salute per il Mezzogiorno, e del Comune, primo interlocutore e tramite con la cittadinanza.
Roberto Pasetto, primo ricercatore del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità e responsabile scientifico del progetto, ha spiegato:
“Lo stato di salute del territorio è il nostro obiettivo. Vogliamo comprendere i profili di salute della comunità di Crotone. Lo faremo con un percorso che ci porterà a descriverli nel giugno del 2027, tenendo conto di tutti i determinanti: ambientali, sociali, economici e legati agli stili di vita.“
Pasetto ha sottolineato l’importanza di un approccio graduale e partecipato: “Oggi iniziamo a comunicare come è strutturato il progetto e quali sono le sue tempistiche. Intendiamo avvicinarci progressivamente alla comunità, dialogando con le istituzioni locali e le rappresentanze sociali, per conoscere la storia e le specificità del territorio.”
Il progetto prende le mosse da “Sentieri”, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica dei principali siti contaminati d’Italia:
“Sentieri ci dà un punto di partenza con una visione nazionale. Ma quando si lavora sui territori bisogna calarsi nella realtà locale e comprenderla a fondo. I dati non li forniamo subito: prima spieghiamo i metodi, i limiti, e poi – nel tempo – arriveranno anche le risposte.“
Alla domanda sulle percezioni diffuse nella comunità in merito a un’elevata incidenza di tumori, Pasetto ha precisato: “Spesso ci sono idee che nascono da percezioni personali. Non dico che siano sbagliate, ma vanno verificate. Noi adottiamo metodologie consolidate che ci permetteranno di dire quanto siano reali queste percezioni, e qual è la situazione oggi, non solo quella del passato.“
Alla fine del percorso, la comunità potrà conoscere: “Qual è la configurazione sanitaria a livello collettivo, cosa può fare la comunità per migliorare la propria salute, e quali sono le priorità per le istituzioni. In particolare su patologie croniche e tumori. Questo è il nostro obiettivo, sempre nella prospettiva della giustizia ambientale, intesa come giustizia sociale.“
Il sindaco Voce: “Finalmente si cercano risposte scientifiche”
Presente alla presentazione anche il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha evidenziato: “Chi ha vissuto settant’anni di inquinamento industriale sa bene che il tema delle bonifiche resta aperto. Questo studio è un’attenzione necessaria e cercata.“
Voce ha ricordato l’importanza dello studio epidemiologico Sentieri, che ha già avuto un ruolo cruciale in casi come quello di Taranto: “Oggi lo studio sarà focalizzato esclusivamente sulla città di Crotone, per capire se gli eccessi di mortalità e patologie oncologiche siano collegati all’inquinamento.“
E ha concluso con un richiamo alla necessità di affidarsi alla scienza: “Le risposte concrete arrivano dagli studi scientifici, non dalle chiacchiere da bar o dalle affermazioni prive di fondamento. Oggi c’è un team competente, ci sono i dati e nessuno vuole nascondere nulla.“