Il 31 marzo cesserà lo stato d’emergenza dopo due anni di pandemia. Un nuovo piano del Governo per allentare le misure anti-Covid. Green Pass e l’utilizzo delle mascherine al chiuso, sono diversi i temi su cui è ancora aperto il dibattito. Intanto per mercoledì 16 si attende un nuovo decreto in Consiglio dei Ministri.
Queste sono le parole del premier Draghi sulla fine dello stato di emergenza: “la situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese”.
Togliendo lo stato d’emergenza, non ci dovrebbero più essere i colori delle Regioni, l’uso massiccio dello smart working e il Comitato tecnico scientifico. Si ipotizza una progressiva eliminazione del Green Pass, a partire dai luoghi all’aperto per poi passare a quelli al chiuso.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa ha affermato: “Nei prossimi giorni verrà stabilito un cronoprogramma e dal primo aprile inizierà una fase di graduale allentamento. Ci saranno situazioni in cui il Green pass non sarà più necessario, ad esempio per bar, ristoranti e altri locali all’aperto. Poi si procederà con altri allentamenti e credo che entro giugno avremo uno scenario che ci consentirà di arrivare all’estate senza restrizioni“.
Da giovedì sono state riaperte le visite nei reparti non Covid degli ospedali e nelle Rsa con terza dose di vaccino o tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore. Dal primo aprile non sarà più obbligatorio il Super Green pass per chi sale su un mezzo di trasporto pubblico ma basterà quello base e dal primo maggio si ipotizza di permettere l’entrata al lavoro a chi ha più di 50 anni anche solo con il tampone negativo.
Oltre a questi 3 punti sarà stabilita la fine dell’obbligo di qualunque Green pass per sedersi ai tavoli di bar e ristoranti all’aperto. Un altro passaggio riguarderà l’eliminazione dell’obbligo del certificato verde per gli ospiti degli alberghi. La misura servirebbe ad incentivare il turismo e a non costringere chi arriva dall’estero con il solo tampone a fare test continui se trascorre alcuni giorni in hotel.
