Nel Consiglio dei ministri odieno la roadmap di uscita dall’emergenza (31 marzo): niente più certificati all’aperto. Per i trasporti basta dunque il tampone. Via alle restrizioni per Pasqua
Covid in Italia e roadmap riaperture, aprendo la cabina di regia con i capidelegazione delle forze di maggioranza – terminata dopo un’ora – il premier Mario Draghi ha ringraziato il Cts, i vertici Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, nonché il ministro della Salute Roberto Speranza per lo “straordinario lavoro” di questi anni alle prese con la pandemia, per aver permesso al governo di prendere decisioni “col conforto della scienza”, le parole del premier.
Lo apprende l’Adnkronos da fonti presenti alla riunione a Palazzo Chigi. La riunione si è aperta con una relazione del ministro Speranza sulle norme che dovrebbero essere assunte nel dl atteso oggi in Cdm. Alla riunione, dove, stando a fonti interne, non si sono affrontate le misure anti rincari ma solo il tema delle riaperture, erano presenti anche Brusaferro e Locatelli, tra coloro a cui Draghi ha rivolto il proprio ringraziamento.
Basta il certificato Green Pass base, restano sanzioni per chi sprovvisto. Obbligo mascherine al chiuso fino al 30 aprile. Le prime novità, da quanto si apprende, sarebbero l’obbligo di vaccino che resterà solo per il personale sanitario, fino a fine anno, decade dunque per il comparto scuola e per quello della sicurezza, dove era stato finora previsto, apprende ancora l’Adnkronos.
Dal primo aprile cosa succederà? La certificazione verde a livello base resterà in vigore per bus, metro, treni e aerei, non servirà per le attività all’aperto: bar, ristoranti, spettacoli e feste. Gli stadi torneranno a capienza piena mentre ci sono ancora dubbi sulle mascherine.
Dal 1° maggio green pass abolito al chiuso (la proposta)
Dal primo maggio potrebbe infine essere eliminato anche il green pass base in tutte le attività al chiuso.
