I laghi di Sibari ripuliti dal circolo Legambiente di Corigliano-Rossano

Riceviamo e pubblichiamo – Corigliano-Rossano (CS) – Un luogo affascinante i Laghi di Sibari: un’oasi tranquilla e riparata dalle intemperie, un complesso residenziale e portuale, creato su laghi artificiali, affacciato sul Mar Ionio.

I laghi furono realizzati dalla bonifica di una palude per volontà di imprenditori friulani a metà degli anni settanta.

Nel 2000 e nel 2002 i Laghi di Sibari, che contano una spiaggia di 2,5 km, hanno ottenuto la Bandiera Blu, quasi vent’anni fa … vent’anni. Troppi per un luogo che sembra l’anticamera del paradiso.

Troppo per poter restare indifferenti difronte alla possibilità che qualcuno potesse violare tanta bellezza con comportamenti anche minimamente meno che corretti.

Abbiamo visto che forse tanto amore e tanto rispetto non è praticato da tutti coloro che in quei laghi ci vivono ed abbiamo visto anche che, forse, qualcuno che con quelle acque guadagna non è così accorto.

Ed è stato questo “forse” a spingerci a monitorare ed a verificare nell’interesse di tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela dell’ ambiente e della salute.

Abbiamo portato avanti la nostra iniziativa resistendo ai venti contrari ed al maltempo per amore nei confronti della nostra Terra e del nostro Mare.

I soci di Legambiente sono felici quando sanno di vivere in un posto amato, rispettato e tutelato, ma sanno stigmatizzare i comportamenti che li fanno soffrire per i danni arrecati all’ambiente.

Abbiamo sciolto i nostri dubbi? No, purtroppo: le piogge recenti non ce lo hanno permesso, i sommozzatori che si sono immersi per la ricognizione sullo stato dei fondali hanno perlustrato una parte di fondale e recuperato materiali plastici con dei pezzi di reti in materiale plastico, osservati diversi Granchi Blu, specie non endemica ed invasiva, ma la visibilità molto scarsa (20/ 30 cm al massimo) non ha consentito di effettuare ulteriori indagini.

Abbiamo fatto si che si alzasse la guardia a protezione dei fondali? Lo speriamo e certamente continueremo ad attenzionare questa vicenda.

Abbiamo assistito con ammirazione alla difesa e protezione di questo posto meraviglioso da parte di molte delle persone che erano presenti all’iniziativa ed allo stesso tempo sentito, in parte comprendendo, sulla nostra pelle l’ostilitá e la diffidenza di altri, quasi come se stessimo violando un luogo sacro, così come la gratitudine e l’ammirazione per aver ‘osato tanto’.

Ci piace pensare che la nostra presenza abbia puntato il focus su campanelli d’allarme e segnali di pericolo che da oggi in poi non potranno più passare inosservati. Abbiamo portato avanti tutto come è nel nostro stile: con forza, carattere, determinazione e legalità, fermando sul nascere ( e continueremo a farlo) ogni tentativo di strumentalizzazione e di propaganda, ma soprattutto continuando a perseguire l’unico scopo che ci sta a cuore: l’ambiente e la tutela del territorio.

 




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