Quello che succederà dopo questo nuovo lockdown non possiamo saperlo, possiamo però immaginare le difficoltà di molti settori che in questo 2020 avrebbero dovuto registrare una crescita. Salvatore Mazza, Presidente F.I.M.A.A. Confommercio Crotone ha analizzato il mercato immobiliare della provincia di Crotone con un focus sulla città capoluogo facendo un confronto con l’anno precedente in attesa di analizzare l’effetto del primo lockdown e del secondo.
Sotto la lente d’ingrandimento, le 11 zone OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) di Crotone, che comprendono il centro, la periferia, una frazione ed i territori rurali.
«Pensando all’ultimo decennio – scrive Mazza -, abbiamo assistito ad un calo delle compravendite e dei prezzi a seguito delle crisi economiche mondiali che in modo sistematico vanno ad intaccare tutti i mercati generando un collasso del comparto con percentuali di perdita in base ai territori. Ciò comporta, per alcune città delle lievi perdite mentre per altre un calo notevole. La presenza del turismo internazionale, delle industrie e delle università rendono i mercati di alcune città poco soggetti a cali notevoli a discapito di quei territori che basano la propria economia sull’agricoltura e commercio.
L’odierna Kroton, nonostante l’illustre trascorso, non è così fortunata da ospitare università ed industrie né tantomeno essere di interesse per gli stranieri e quindi la nostra economia arranca e di conseguenza siamo soggetti a crisi cicliche e mercati altalenanti».
Secondo i dati raccolti nel 2019 sulla zona preferita dai compratori crotonesi, è stato registrato nel centro un incremento del 17,7%, in zona semicentrale +19,8% ed un netto calo delle periferie (-28,7% di Fondo Farina), -18,2% strada per Capocolonna e litorale costiero, calo del 19,5% per Poggio Pudano, interessante, invece, l’incremento delle compravendite su Margherita e Gabella che registra un +40,4%.
Per quanto riguarda i prezzi piccolo calo del 2,5% in centro ed un incremento del 5,3% in zona semicentrale, -0,5% su Fondo Farina.
Prezzo medio in Città 1.060 euro/mq. Fa da traino la zona costiera con una quotazione media di euro 1.442,00 per ogni metro quadro, il centro quota 1.168,00 eruo/mq, la zona di Tufolo raggiunge i 1.088,00 euro per metro quadro, cala la quotazione su Fondo Farina a 955,00 euro/mq, tra 800,00 e 900,00 euro/mq le quotazioni delle zone Margherita, Gabella e Papanice, quasi 1000,00 euro per Poggio Pudano e 500,00/600,00 euro per ogni metro quadro di casa nelle zone rurali.
L’intera Città ha assistito a 429 compravendite registrando un balzo in positivo del 17,0% rispetto all’anno precedente lasciando quasi invariata la quotazione media registrando un calo impercettibile, -0,2%.
«Crotone città – continua Mazza – ha la fetta più grande della torta che rappresenta il mercato dell’intera provincia con il 46% delle compravendite seguito dai territori delle Macroaree di Cutro ed Isola di Capo Rizzuto con 154 compravendite ed una quotazione media di 818,00 euro/mq, la zona del cirotano che comprende i territori a nord del capoluogo, da Strongoli a Crucoli con 151 compravendite e quotazione media 604,00 euro per metro quadro, segue la presila con 128 compravendite e 504,00 euro/mq. Più piccoli i mercati delle altre Macroaree, 28 compravendite e 503,00 euro per metro quadro i comuni ricadenti nella Valle del Neto, 15 compravendite paesi del Marchesato con 407,00 euro/mq di quotazione media. Attendiamo l’evolversi degli eventi per questo 2020 che tutti ricorderemo come l’anno delle “chiusure in casa” delle aziende in cassa integrazione, l’anno delle mascherine e degli assembramenti con l’auspicio di non doverlo ricordare come l’anno di una nuova crisi del mattone».