Il PD di Crotone: “Il sindaco è disposto a stare con chiunque, noi non gli faremo da stampella”

Il PD di Crotone: “Il sindaco è disposto a stare con chiunque, noi non gli faremo da stampella”

Il PD di Crotone non sosterrà l’amministrazione Voce che, come avete letto negli ultimi giorni, soffre della mancanza di numeri in consiglio e che ha cercato un’interlocuzione con Forza Italia. Il dialogo, poi interrotto e che non ha avuto effetti, non è piaciuto a molti esponenti sia di maggioranza che di minoranza e il Pd, questa mattina, ha esposto le sue idee chiedendo che si torni al voto.

«Lo stato di salute dell’ Amministrazione è precario – ha detto la segretaria cittadina Annagiulia Caiazzama non lo diciamo noi, lo dice il Consiglio Comunale che non ha numeri. Rispetto a questa situazione il Pd chiede una responsabilità vera, nel senso di non prolungare l’agonia che rallenterebbe anche le prospettive  cittadine. Se non vi sono le prospettive per risolvere la crisi, bisogna tornare al voto. L’accordo con Forza Italia, poi vano e bluff mediatico, è stato indicativo di una serie di criticità che caratterizza la maggioranza del sindaco Voce. Sicuramente è un bene che non vi sia stato l’accordo, e poi il mancato accordo ha fatto emergere anche le criticità del centrodestra. Per la città è stato un punto basso, sopratutto per noi e per coloro che avevano visto nel sindaco Voce durante la campagna elettorale un esempio di possibile civismo progressista e democratico».

L’ingegnere Voce aveva detto sul palco in Piazza della Resistenza, a poche ore dopo la sua elezione, che “gli amici degli amici si riposeranno per i prossimi cinque anni”, e che la sua vittoria era servita per mandare a casa la vecchia politica. «Proprio questo meraviglia, sia in campagna elettorale che nel governo della città abbiamo visto posizioni dure verso la vecchia politica salvo poi rivolgersi nella crisi politica in corso l’aiuto a coloro i quali sono stati combattuti in campagna elettorale. Noi del Pd abbiamo proposto delle idee al sindaco Voce, come Antica Kroton, verde pubblico, edilizia popolare, piano spiagge, ma notiamo che di quella vecchia politica sono stati presi gli aspetti negativi e non quelli positivi che sono le proposte».

Più dura la posizione del segretario provinciale Leo Barberio: «Il primo cittadino ha dimostrato in venti mesi di non saper governare la città, e per questo Crotone dovrebbe tornare al voto. Ma, anche se l’accordo non c’è stato con il centrodestra, io dico che ci sarà il sostegno esterno di Forza Italia e dei dissidenti, e questo è un tirare le cuoia prima di fine mandato. Noi fino alle provinciali pensavamo che Voce fosse il sindaco di un movimento progressista e civico, ma poi abbiamo capito dopo le provinciali che è disposto a stare con chiunque, e per noi questo è inconcepibile perchè per noi il Partito Democratico è una scelta di vita e non un accordo».

«Noi rimarremo all’opposizione, così come  è stato  fin dalla costituzione del gruppo del Partito Democratico, non faremo la stampella – ha concluso Andrea Devona, consigliere comunale  – le nostre idee e il nostro programma sono diversi da quello di questa amministrazione. Saremo coerenti con questa idea, siamo un’insieme di ragazzi e di adulti, che hanno fatto un patto generazionale, e vogliamo creare un sistema politico virtuoso nella città di Crotone per governarla al meglio».