Il Primo Maggio si ritorna alla Montagnella: a Carfizzi (KR) la sicurezza sul lavoro e la precarietà post pandemia

Il Primo Maggio si ritorna alla Montagnella: a Carfizzi (KR) la sicurezza sul lavoro e la precarietà post pandemia

Dopo due anni di distanziamento dovuto alla pandemia, questo Primo Maggio la Festa dei lavoratori ritorna in presenza nelle strade e nelle piazze anche sul nostro territorio, e in particolare un Primo Maggio di riflessione sul mondo del lavoro ritornando alla Montagnella di Carfizzi (KR), che rappresenta dal  1919 il luogo di ritrovo degli operai e dei contadini per  la festa dedicata ai lavoratori. Le popolazioni di Carfizzi, Pallagorio e San Nicola Dell’Alto, i tre paesi arbereshe della provincia di Crotone, si ritrovano come da tradizione alla Montagnella per questa festività, per parlare, discutere, stare insieme nel luogo diventato ormai simbolo di tante lotte.

Le attività sono state presentate questa mattina:  “Finalmente dopo due anni di pandemia e di tanta crisi questa è un reinizio per una sede storica di condivisione per rilanciare che oggi sono cocenti più che mai  – ha detto Rossella Napoletano –  ci sono tante tematiche condivise con le altre associazioni del lavoro  ma soprattutto è il giorno dei lavoratori per capire che in questo paese dobbiamo ricominciare dal lavoro ma cambiando passo rispetto al passato, la pandemia sicuramente è stata un momento difficile ma un’opportunità per riflettere su cosa cambiare nei territori”. Maggiore dialogo da parte del Governo, con i sindacati, ha ribadito la Napolano: “I diritti sono fondamentali, e quello che è avvenuto è stato l’abbassamento della soglia rispetto a questo, la coscienza di tutti è stata adeguarsi  un po’ velocemente senza riflettere alle indicazioni date”.

Ripartiamo da una terra le cui lotte hanno cambiato il volto della nostra storia – ha aggiunto Fabio Tomaino  segreatio della Uil  – richiameremo le tematiche nazionali, come la pace e il lavoro. La pace che deve determinare le scelte economiche e non il contrario, il lavoro sicuro, la sicurezza sui posti di lavoro, e poi vuole essere soprattutto un’azione di riscatto della società civile, spronare i cittadini contro quella classe dirigente inadeguata che sta facendo perdere un sacco di opportunità per quanto riguarda le risorse che l’Europa mette a disposizione”. Ci sono, poi, altre tematiche territoriali, come la bonifica, la qualità della vita, le assunzioni, i servizi essenziali, la 106, oggetto di discussione alla Montagnella.

Una terra dove si respira l’aria di vertenza sindacale: “Questa manifestazione si tiene alla Montagnella con una valenza nazionale – ha concluso  Luigi Talarico della Cisl –  pochi anni fa abbiamo avuto ospiti come i segretari nazionali, per noi rappresenta un momento particolare e cade proprio in un momento particolare, perchè negli ultimi due anni si sono aggiunti i problemi legati alla pandemia. Nei nostri territori già fragili si sono aggiunti altri problemi, e non vi è settore che non viene attaccato dalla crisi, partendo dal privato e dal pubblico”.  Alle ore 15,00 vi sarà il concerto di Eugenio Bennato.

Nella conferenza stampa di presentazione tenuta stamane, da sinistra Rossella Napolano, Fabio Tomaino, Luigi Talarico.




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