Il Vangelo secondo Margherita Caruso: l’attrice crotonese e i ricordi con Pasolini

Il Vangelo secondo Margherita Caruso: l’attrice crotonese e i ricordi con Pasolini

Crotone – Ha fatto visita nella sua città natale, Margherita Caruso, la Madonna giovane di Pier Paolo Pasolini, scelta del regista bolognese nella città di Crotone nel 1963. Sono passati diversi anni da quel giorno, da quell’incontro in cui fu scelta per il suo sguardo, per i suoi occhi. L’intellettuale fu colpito dalla sua persona, allora quattordicenne, chiedendo il permesso ai genitori di poterle far disputare un provino per il film “Il Vangelo Secondo Matteo”.

Ospite giovedì pomeriggio della Lega Navale di Crotone nell’ambito del Calabria Movie Film Festival, Margherita Caruso si è raccontata ai presenti, durante l’esposizione della mostra di Giada De Martino, con venticinque immagini di cui molte sono state messe a disposizione dalla Fondazione Cineteca Bologna che custodisce l’Archivio Pier Paolo Pasolini, che ritraggono il poeta e regista bolognese a Crotone per alcune scene del film. Le altre sono state messe a disposizione da  Gaetano Leonardi e Christian Palmieri, autori del volume «Il Premio Crotone (1952-1963). Impegno culturale e nuovo meridionalismo». La mostra “La lunga strada di sabbia” sarà visitabile presso la Lega Navale fino al 23 agosto.

Il mio volto gli è piaciuto, anche se si era accorto che ero minorenne. Volle parlare con i miei, e mi aspettò a Roma per un provino“, ha detto la Caruso nell’incontro moderato dal giornalista Bruno Palermo. Ogni domenica si recava a messa, presso il Duomo di Crotone, e poi su Corso Vittorio Veneto l’osservava per diverso tempo, fino ad infastidirla. Margherita Caruso era con le sue amiche, e si sentì toccare la spalla. “Sono Pier Paolo Pasolini, mi conosci? Lo vuoi fare un film?”. Margherita racconta l’incontro con le lacrime agli occhi davanti alla sorella, narrando poi lo stupore delle amiche, entusiaste della proposta.

Poi l’arrivo alla Stazione di Roma, e l’incontro nell’abitazione del regista. Margherita fu accolta da Dacia Maraini, la mamma di Pasolini, la quale ha interpretato la Madonna da grande nel film: “Sono stata ben accolta in casa sua. Nel girare le scene ero concentrata a dare quello che lui voleva. Momento per momento ti guidava, alle volte saltellava per dare il ritmo delle cose. Mi diceva che era il mio momento, e mi raccontava come voleva l’espressione del mio volto. Teniamo presente che era un pittore, e sapeva leggere il linguaggio corporeo. Mi sono sentita sempre brutta, ho una sorella più grande di me, Elvira, e lei era la bella, e questa scelta per me è stata la resurrezione del brutto anatroccolo”.

Le scene sono state girare sia a Crotone che a Matera, e anche a Barletta: “Era una artista sensibile e determinato, se una scena non gli piaceva la ripetevamo mille volte. Una volta era adirato e la mia palpebra non si chiudeva tutta nella scena in cui dovevo dormire. Mi ha lasciato dormire lungo tempo finchè i miei occhi non si chiudevano completamente. Lesse ad Assisi tutto il Vangelo secondo Matteo, presso un convento. E’ una sensibilità di pochi, non era il credente, ma lo lesse come romanzo e restituì un film perfetto”. 

Danilo Ruberto




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