Inaugurato il nuovo anno “Auxilium”, Beccalli “Educare con l’IA. Tra ambivalenze e responsabilità”
Grande partecipazione all'inaugurazione oggi del 56mo Anno accademico della Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione "Auxilium"
ROMA (ITALPRESS) – Grande partecipazione all’inaugurazione oggi del 56mo Anno accademico della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, che accoglie a Roma allievi, religiosi e laici, di 67 Paesi del mondo. Ad aprire i lavori, ospitati presso l’Aula Magna Giovanni Paolo II, la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Ángel Fernández Artime, Pro-Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica.
Grande interesse per la prolusione tenuta da Elena Beccalli, Rettrice dell’Università Cattolica di Milano, dal titolo: “Educare con l’intelligenza (artificiale). Tra ambivalenze e responsabilità”. Un tema di grande attualità che la professoressa Beccalli ha raccomandato di affrontare con “un approccio che collochi la tecnologia entro un orizzonte di intelligenza relazionale. Un’intelligenza che intreccia legami; che valorizza l’interconnessione tra singoli e comunità e che fa della responsabilità condivisa (per il benessere integrale dell’altro) la sua più alta ambizione”.
Riflettendo sul rapporto tra persona, intelligenza artificiale e responsabilità, la professoressa Beccalli ha ricordato come l’educazione rappresenti uno strumento di orientamento in un contesto di trasformazione rapida e radicale senza precedenti. “Tutto questo mi ha indotto a proporre un Patto educativo per le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale che può essere inteso come un ulteriore pilastro del Global Compact on Education, nella prospettiva di un’educazione al digitale che risponda a una delle tre nuove sfide educative delineate da Papa Leone XIV. La rete delle istituzioni cattoliche può farsi promotrice del Patto. In particolare, le Università Cattoliche e Pontificie possono operare come laboratori dove coltivare intelligenza emotiva, spirituale, relazionale e sociale; esercitando con sapienza e creatività una ricerca accurata sulla complessa relazione tra intelligenza artificiale e umano; contribuendo a far emergere le potenzialità che ne possono derivare per i diversi ambiti della scienza e della realtà; guidandole sempre verso applicazioni eticamente qualificate e al servizio della coesione sociale e del bene comune”.
A fare gli onori casa, la preside della Facoltà Auxilium, professoressa Piera Ruffinatto con una riflessione sul compito dell'”educare alla pace: il sapere come cura”. In un’epoca segnata da conflitti, disuguaglianze e frammentazione sociale “il sapere che cura – evidenzia la professoressa Ruffinatto – è quello che non si limita ad accumulare nozioni, ma che sa interrogarsi, mettersi in ascolto, generare dialogo e aprire orizzonti di speranza”. Questo “racchiude una duplice consapevolezza: quella della responsabilità che ci interpella come comunità educativa e quella della fecondità trasformativa che il sapere può avere quando si pone al servizio della persona e del bene comune. Educare alla pace significa riconoscere che ogni atto formativo è anche un atto di cura”.
C’è allora bisogno – auspica ancora la preside – “di istituzioni educative che siano laboratori di pace, dove si sperimenta concretamente che un altro modo di stare insieme è possibile; di docenti, studenti e ricercatori che non temano di sporcarsi le mani con le ferite del presente, ma che al contempo sappiano guardare oltre, immaginando e costruendo futuri più giusti e fraterni”.
In chiusura, la proclamazione a docente emerito di Teologia Pastorale della professoressa Rosangela Siboldi, quindi il saluto di Madre Chiara Cazzuola, Gran Cancelliere della Facoltà e Superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che dichiara aperto l’anno accademico 2025-2026.
– Foto: ufficio stampa Università Cattolica Sacro Cuore –
(ITALPRESS).
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