Incendi nel crotonese, il Colonnello Giovinazzo: “Dietro potrebbe esserci qualcosa di più grave”

Dopo i roghi di Scandale e Cirò Marina, il Comandante dei Carabinieri avverte: "Indagini non scontate, possibile una regia criminale dietro le fiamme"

A cura di Redazione
29 luglio 2025 09:00
Incendi nel crotonese, il Colonnello Giovinazzo: “Dietro potrebbe esserci qualcosa di più grave” -
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 La provincia di Crotone è stata teatro, nel giro di un mese, di due incendi che hanno destato allarme non solo per i danni ambientali ed economici provocati, ma soprattutto per la possibile matrice dolosa che si cela dietro i roghi.

Il primo episodio risale a fine giugno, quando a Scandale un incendio ha colpito un’azienda agricola, distruggendo un uliveto. Le fiamme, sviluppatesi rapidamente, hanno ridotto in cenere anni di lavoro e coltivazioni pregiate. Nessuna causa accidentale è stata rilevata, e sin da subito gli inquirenti hanno seguito la pista dell’atto intenzionale.

Nei giorni scorsi, invece, un nuovo incendio ha colpito un villaggio turistico a Cirò Marina (qui), in una zona frequentata da residenti e vacanzieri. Anche in questo caso, la dinamica ha lasciato pochi dubbi agli investigatori: il fuoco si è propagato con modalità sospette, alimentando l’ipotesi del dolo, come riportato da più fonti di stampa.

Il Comandante Provinciale di Crotone, colonnello Raffaele Giovinazzo, ha espresso ieri, in un incontro con i giornalisti durante la presentazione dei nuovi marescialli (qui), la fermezza e la determinazione con cui i militari stanno affrontando questa emergenza.

Questo tipo di attività criminosa, delittuosa, sicuramente potrebbe essere indice di qualcosa di più grave” – ha dichiarato Giovinazzo, sottolineando che le indagini sono in corso e tutt’altro che semplici.“Come potete immaginare, si tratta di indagini che non hanno un esito scontato e soprattutto immediato. Generalmente, questo tipo di situazioni si affronta con attività complesse” – ha proseguito il comandante, evidenziando il lavoro scrupoloso e coordinato delle forze dell’ordine.“Il Comando Provinciale, anche nel corso degli anni, ha dato dimostrazione di non restare dietro, ma anzi di fornire delle risposte ben precise” – ha concluso, lanciando un messaggio chiaro: l’Arma è presente, vigile e pronta a intervenire.

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