#8Marzo2023 - Non chiamiamola festa, riflettiamo per costruire il futuro delle donne

8 Marzo 2023 – Non chiamiamola festa, non più. Non celebriamo la donna, meglio ricordare quanto ha bisogno di nuove prospettive. Perché, se in questi lunghi e tortuosi anni, di strada ne ha fatta davv...

A cura di Redazione
08 marzo 2023 06:00
#8Marzo2023 - Non chiamiamola festa, riflettiamo per costruire il futuro delle donne -
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8 Marzo 2023 – Non chiamiamola festa, non più. Non celebriamo la donna, meglio ricordare quanto ha bisogno di nuove prospettive. Perché, se in questi lunghi e tortuosi anni, di strada ne ha fatta davvero tanta, è ancora più vero, purtroppo, che il suo percorso continua ad essere frastagliato.

Pochi rettilinei nel suo cammino, tante curve, alcune pericolose, ostacoli da superare, eppure eccola qua la donna. L’8 marzo è la Giornata dedicata ai suoi diritti – che poi sono quelli di tutte le persone -, una ricorrenza che negli ultimi anni ha riacquisito il suo valore. Non un momento da vivere con atteggiamento consumistico, ma un’occasione per fermarsi e capire oggi a che punto sono emancipazione e pari opportunità.

Un’occasione per ricordare tutte le donne vittime di violenza, quelle che vivono ancora nei retaggi di una cultura troppo maschilista ma in un mondo che invece le vorrebbe sempre sul pezzo e mai inadeguate.

Bisogna lavorare, perché la parità è anche questa, bisogna fare figli, perchè la natura le chiama al ruolo di mamme e in tutto bisogna essere impeccabili per dimostrare che sì, anche le donne, hanno le stesse capacità degli uomini. Faticare di più per sentirsi dire che conciliare vita lavorativa e vita familiare è quello che hanno sempre voluto.

Ed eccole multitasking, super donne che però sono tali forse solo agli occhi di pochi. Lo dicono i dati. In Italia nel 2020, anno della pandemia da Covid-19, per la prima volta dal 2013 l’occupazione femminile nel 2020 è calata al 49%. L’ultima indagine Istat che si riferisce a gennaio 2023, evidenzia un divario di genere in ambito occupazionale non indifferente. Su 334mila occupati in più registrati in un anno, 296mila sono uomini (oltre l’88%) e 38mila donne.

Con un tasso di occupazione femminile che si attesta al 51,3%, cioè lo 0,5% in più rispetto ad un anno prima. Percentuale che si traduce in 9.763.000 donne occupate contro 13.452.000 uomini. Il dato risulta tra i peggiori d’Europa se confrontato con la media Ue delle donne occupate (62,7%).

Secondo il Gender Policies Report 2022 divulgato da Inapp «in un panorama di crisi globale, multipla e interconnessa, le disparità di genere si moltiplicano e rallentano i progressi avviati per raggiungere la parità: l’attualità della questione è confermata e ribadita in tutti i report degli organismi internazionali, dove lo scenario descritto individua criticità talvolta riconducibili a fattori strutturali già noti, talvolta nuove e insidiose sfide per la parità di genere.

In un recente rapporto l’Onu2 indica che, nel 2022, nonostante una importante dinamica di ripresa, la partecipazione delle donne alla forza lavoro rimarrà al di sotto dei livelli pre-pandemici in 169 Paesi, passando in media dal 51,8% cento del 2019 al 50,8% attuale e che, a causa della pandemia nel 2020, le donne hanno perso un reddito stimato di 800 miliardi di dollari, inoltre circa 383 milioni di donne e ragazze vivranno in condizioni di estrema povertà.

Anna Maria Oppido (Commissione P.O.): “Abbiamo tante battaglie da affrontare”

L’emancipazione femminile si conquista a suon di battaglie, lo sa bene Anna Maria Oppido presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Crotone che per celebrare appieno la donna e accendere i riflettori su quanto ancora si debba fare per la parità, ha promosso una serie di iniziative culturali che si svolgeranno in città per tutto il mese di marzo…. CONTINUA A LEGGERE QUI 

 

Serenella Galdieri (Soroptimist): “Per le donne serve l’impegno di tutti”

Non una festa ma una ricorrenza per riflettere seriamente sulla situazione femminile e sul futuro delle donne. Quello che ancora c’è da fare lo spiega Serenella Galdieri, presidente del Soroptimist club che da sempre si impegna in iniziative a supporto dell’universo femminile. CONTINUA A LEGGERE QUI

 

 

Chiara Ranieri: “Lottiamo per i diritti di tutte le donne del mondo”

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Pensa ancora alla tragedia del mare Chiara Ranieri, la cantante crotonese che le donne le ha cantate, le ha raccontate anche nelle sue canzoni. Lei, che ha dimostrato con il suo talento e la sua tenacia che bisogna andare oltre l’apparenza in tutti gli ambiti della vita, invita soprattutto i giovani a sostenere le battaglie dell’universo femminile. CONTINUA A LEGGERE QUI

 

Maria Rosaria Iaccarino (Dirigente Filolao): “Parliamo ai giovani”

Sensibilizzare i giovanissimi sul tema dei diritti e delle pari opportunità è il primo passo per formare cittadini del futuro consapevoli. Ne è convinta la dirigente del liceo scientifico Filolao Maria Rosaria Iaccarino che anche in ambito scolastico, supporta le battaglie delle donne. CONTINUA A LEGGERE QUI

 

 

Suor Loredana Pisani: “Siamo molto più di un diritto”

Ha una voce stanca ma non si tira indietro quando le chiediamo una riflessione sull’8 marzo, “non vogliamo parlare di festa” – le spieghiamo – e suor Loredana Pisani, reduce da una notte in ospedale trascorsa al fianco dei bimbi sopravvissuti al naufragio di Cutro, ci regala una riflessione profonda. CONTINUA A LEGGERE QUI

 

Emilia Noce (Camera di Commercio): «Ricorrenza da vivere in preghiera»

Quella di quest’anno sarà una ricorrenza davvero particolare per tutte le donne. Poca voglia di celebrare conquiste, tanta invece la necessità di fermarsi a riflettere su quello che è accaduto negli ultimi anni. Lo dice anche Emilia Noce, imprenditrice crotonese e vicepresidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. CONTINUA A LEGGERE QUI

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