A Crotone nasce la Confial di Fabio Tomaino: “Costruttori di futuro”

Fabio Tomaino lancia la Confial a Crotone: sindacato autonomo, innovativo, radicato sul territorio. “Costruiamo futuro”.

A cura di Redazione
14 luglio 2025 20:27
A Crotone nasce la Confial di Fabio Tomaino: “Costruttori di futuro” -
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Si è presentata ufficialmente anche a Crotone la Confial – Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori – con l’arrivo di Fabio Tomaino, storico dirigente sindacale crotonese ed ex segretario provinciale della UIL. La cornice scelta è stata quella del Museo del Mare e della Terra, sulla via per Capo Colonna, alla presenza del segretario generale Benedetto Di Acovo, di esponenti del mondo politico come il segretario provinciale del Pd, il coordinatore provinciale di Forza Italia Sergio Torromino, il sindaco di Crotone, e alcuni consiglieri comunali, insieme a cittadini e lavoratori.

Un nuovo corso, quello di Tomaino, che non rinnega il passato ma lo rilegge in chiave critica: “Abbiamo lasciato la UIL non per rinnegare nulla, ma perché non ci trovavamo più in linea con le attuali riforme organizzative: troppo accentramento, troppa distanza dai territori. Confial invece rafforza il territorio, segue le vertenze che si vivono ogni giorno, non si fa sindacato da remoto o in smart working. È un sindacato che mette al centro le persone, le ascolta e le rappresenta sul campo.”

Dal canto suo, Di Acovo rivendica i numeri di una realtà giovane ma già radicata: “Per essere un sindacato attivo da soli 7-8 anni, abbiamo dichiarato al Ministero del Lavoro oltre 115.000 iscritti, presenti in tutti i settori e in tutte le regioni d’Italia. Crotone per noi è un presidio strategico, perché significa avere una sentinella che sa leggere questo territorio.”

Una visione, quella del segretario generale, che guarda avanti: “Il futuro non si subisce, si costruisce. E si costruisce leggendo il territorio, interpretando i cambiamenti, come la velocità dell’intelligenza artificiale, del metaverso e dell’innovazione. Serve una nuova alfabetizzazione digitale, perché non vogliamo lavoratori sostituiti dalle macchine, ma capaci di usarle. Qui Tomaino rappresenta esattamente questo: unire i valori della vecchia scuola a una visione innovativa.”

Sullo spirito di Confial, Tomaino chiarisce: “Non è un sindacato ideologizzato. Non vogliamo fare contrapposizione per principio, ma discutere nel merito. Io stesso qui ho combattuto battaglie dure, senza mai arretrare, ma ora vogliamo costruire un dialogo vero. Oggi presentiamo una piattaforma di sviluppo che parte dal territorio e lo gestisce in autonomia, con l’appoggio della confederazione nazionale. Siamo noi stessi il cambiamento che vogliamo vedere. Se qualcosa non è chiaro o innovativo, bisogna avere il coraggio di dire ‘non ci sto’. È quello che ho fatto io e che vogliamo trasmettere ai giovani: la possibilità di scegliere, di non accettare compromessi al ribasso, di credere in un sindacato moderno, vicino, concreto.”

Un messaggio chiaro, accolto da una sala gremita di cittadini, istituzioni e politica locale: la Confial a Crotone parte da qui per costruire – come dicono – “un’agenda di sviluppo per il territorio”.

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