A Mesoraca c’è grande attesa per il settennale dell’Ecce Homo

Mesoraca – Sarà festa grande per il settennale dell’Ecce Homo. La comunità si prepara a vivere liturgie ed eventi civili. La macchina organizzativa, e il comitato costituito proprio per l’occasione, è...

A cura di Redazione
04 agosto 2024 17:00
A Mesoraca c’è grande attesa per il settennale dell’Ecce Homo -
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Mesoraca – Sarà festa grande per il settennale dell’Ecce Homo. La comunità si prepara a vivere liturgie ed eventi civili. La macchina organizzativa, e il comitato costituito proprio per l’occasione, è al lavoro già da qualche mese e ora tutto è pronto per vivere una tradizione antichissima che lega fede e storia e che ha avuto inizio dopo il miracolo del 1689. A spiegare nel dettaglio come si svolgeranno gli appuntamenti è Padre Bramuglia: «Tutto si svolgerà dal 7 al 14 agosto. Si inizierà con un solenne pontificale celebrato dall’arcivescovo di Crotone-Santa Severina monsignor Angelo Panzetta, che sancirà anche il gemellaggio con il santuario della flagellazione di Gerusalemme, primo santuario dedicato all’Ecce Homo, che donerà una reliquia e da quest’anno in poi sarà portata in processione ad ogni settennale. Tutta la predicazione sarà affidata proprio al guardiano del convento di Gerusalemme».

Sempre il 7 inizieranno le processioni nelle varie parrocchie. La prima tappa sarà l’8 agosto al convento San Michele, il 10 agosto si raggiungerà l’Annunziata; il 12 la statua andà alla Chiesa del Ritiro dove rimarrà esposta fino al 14 agosto giorno in cui ci sarà la processione di rientro al Santuario. Il 15 di agosto la festa si concluderà con la messa solenne celebrata da monsignor Cetoloni, vescovo emerito. «C’è grande attesa tra i cittadini – ha spiegato Padre Bramuglia -, quello verso il settennale è stato un percorso iniziato da tempo con le catechesi sui Nomi di Gesù, abbiamo recitato la novena che si è conclusa il 25 luglio con la statua esposta in chiesa per la venerazione dei fedeli. Un rito che avviene solo ogni sette anni».

Proprio la statua, in occasione del grande evento è stata restaurata da Giuseppe Mantella che ha restituito alla comunità dei colori vivi e nuovi. Pulendo i capelli della statua, infatti, sono venuti fuori alcuni particolari coperti da secoli, come alcune gocce di sangue. L’espressione vera della sofferenza e del corpo flagellato è concentrata infatti sul volto che suscita profonda pietà. Gli occhi aperti e penetranti esprimono un senso di perdono, serenità e amore. Tanti saranno anche gli eventi civili in programma: dal concerto testimonianza dei RandHome (il 7 agosto) fino ai grandi artisti, i Matia Bazar che si esibiranno il 9 agosto, Max Gazzè che invece salirà sul palco il 13 agosto con l’Orchestra della Calabria. A Mesoraca dunque, per la grande festa sono attesi tanti devoti provenienti dai comuni limitrofi ma anche da tanti comuni calabresi e da diverse parti d’Italia.
V. R.

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