Blitz contro la 'ndrangheta, Occhiuto: "Grazie Gratteri, dalla Regione Calabria tolleranza zero contro il malaffare"

L’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, di 70 anni, eletto col Pd, è indagato nell’inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato all’arresto di 43 persone.L’ipotesi di reato a carico...

A cura di Redazione
27 giugno 2023 15:15
Blitz contro la 'ndrangheta, Occhiuto: "Grazie Gratteri, dalla Regione Calabria tolleranza zero contro il malaffare" -
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L’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, di 70 anni, eletto col Pd, è indagato nell’inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato all’arresto di 43 persone.

L’ipotesi di reato a carico di Oliverio, che è stato in carica dal 2014 al 2020, é quella di associazione per delinquere aggravata dalle modalità mafiose.

Ad alcuni degli indagati, tra l’altro, viene contestato il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Le persone coinvolte nell’operazione sono indagate, a vario titolo, per vari reati, che vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso e dall’associazione finalizzata alle truffe all’estorsione ed all’illecita concorrenza. Nell’ambito dell’inchiesta viene contestato anche un omicidio.

L’operazione è stata condotta con il supporto, nella fase esecutiva, dei carabinieri dei Comandi provinciali di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria.

Ventidue delle persone coinvolte sono indagate per associazione per delinquere di tipo mafioso, 9 per associazione per delinquere, 3 per associazione per delinquere finalizzata alle truffe ed altri per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Così ha scritto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto:

“Ringrazio il Ros dei Carabinieri e tutte le forze dell’ordine che questa mattina hanno condotto un importante maxiblitz anti ‘ndrangheta in Calabria. Emerge un quadro preoccupante, con un’organizzazione che avrebbe messo in piedi un ‘diffuso sistema clientelare’ per la gestione di appalti pubblici.

Ringrazio, in modo particolare, il procuratore Nicola Gratteri per il suo prezioso lavoro, per la sua quotidiana attività contro il malaffare, e anche perché con queste operazioni ci dà la possibilità di avere – grazie a strumenti che noi non abbiamo e dei quali può invece usufruire l’autorità giudiziaria – elementi conoscitivi utilissimi per portare avanti la nostra complessa azione di governo della Regione
.
Ogni livello istituzionale si deve impegnare, nel rispetto dei rispettivi ruoli, per combattere le pratiche illecite e clientelari: questa battaglia non può essere relegata alla sola magistratura. Nel mio ruolo da presidente di Regione, in questo anno e mezzo, mi sono assunto le mie responsabilità politiche e amministrative, e ho lavorato per voltare pagina.

In sanità ho eretto un muro tra politica, commissari e direttori generali delle Asp e delle Ao. In questi mesi i commissari e i dg – un fatto inusuale in Calabria, e non solo – hanno avuto precise indicazioni dal sottoscritto affinché scegliessero i propri collaboratori e i vertici delle Aziende in assoluta autonomia, senza ingerenze da parte della politica.

Nelle assunzioni – 2.200 in sanità e 700 a tempo indeterminato in Regione – abbiamo dato chiari segnali di discontinuità: niente prove orali per limitare i condizionamenti, commissioni nominate direttamente dal Ministero, priorità ai titoli. Abbiamo premiato il merito, privilegiando la trasparenza e archiviando vecchie cattive abitudini.

E abbiamo contrastato con ogni mezzo l’illegalità: dalla gestione dell’ambiente alla depurazione, dalla lotta agli incendi a quella per il mare pulito e contro la mala gestione dei rifiuti. Abbiamo messo in campo la ‘tolleranza zero’ contro il malaffare e contro chi, per piccoli tornaconti personali o di bottega, rema contro la nostra Regione.

Sappiamo che non basta, che c’è ancora molto da fare, ma anche grazie alla magistratura migliore possiamo contribuire a costruire una Calabria migliore. Siamo dispiaciuti del fatto che tra qualche mese Nicola Gratteri – che in questi anni ha rappresentato un argine contro la malavita – non potrà più fare il procuratore antimafia a Catanzaro, e auspichiamo che il governo possa scegliere una personalità di livello per questo importante e delicatissimo ruolo”.

Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

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