Bonifica di Crotone - Voce: «La sinergia tra gli enti territoriali per contrastare lo strapotere dell'Eni»

Abbiamo voluto approfondire l'argomento bonifica di Crotone con il sindaco Vincenzo Voce per saperne di più...

A cura di Redazione
04 febbraio 2025 08:00
Bonifica di Crotone - Voce: «La sinergia tra gli enti territoriali per contrastare lo strapotere dell'Eni» -
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Crotone – La vicenda bonifica, nella scorsa settimana, si è arricchita di un altro capitolo (leggi qui le ultime novità) in attesa della discussione al Tar fissata per il 19 febbraio. Abbiamo voluto approfondire l’argomento, per capire meglio la situazione, con il sindaco Vincenzo Voce.

In questa fase stiamo registrando un’ottima sinergia tra gli enti territoriali, Comune, Provincia e Regione.
«Una sinergia che ci serve per contrastare lo strapotere della multinazionale. I tre enti stanno condividendo non solo le attività legate ai ricorsi al Tar o alle diffide, ma in sede di Conferenza dei servizi, tutti e tre gli enti teniamo testa all’Eni e anche al Ministero. Non deve passare il concetto di questa sorta di sudditanza che le amministrazioni locali subiscono nei confronti di una multinazionale. Abbiamo il dovere e l’obbligo e l’interesse a tutelare sotto tutti i punti di vista la città e i gli abitanti di Crotone. E noi non molliamo di un millimetro».

Questo stop del Ministero che conseguenze avrà?
«Una sorta di arresto del processo della Bonifica, legato al fatto che il decreto del 1 agosto sotanzialmente non ha tenuto conto dello scouting che era in corso sia da parte del Commissario che da parte di Eni Rewind. Noi avevamo detto che le discariche all’estero c’erano. Erano dati pubblici, sul sito di Arpa Emilia Romagna, ci sono i documenti del trasporto trans-frotaliero all’estero di 10.000 tonnellate, effettuato a maggio 2024, della stessa tipologia di rifiuti speciali e pericolosi contenenti rifiuti ER170503 (Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose). Dopo quel decreto sono usciti fuori i siti delle discariche e adesso Eni porta avanti la scusa che il trasporto transfrontaliero di rifiuti sarà vietato. Non è assolutamente così, non è assolutamente vero. Cambia la norma ma cambia solo nell’obbligatorietà della notifica e dell’autorizzazione che deve essere preventivamente effettuata. Questo significa che se i rifiuti partono da Crotone deve essere specificato chi li prende in carico, dove vanno, come verranno trattati, come verranno gestiti gli scarti. Quindi tutti i passaggi legati a quel trasporto devono essere notificati e autorizzati».

Quindi non divieti ma solo più sicurezza?
«Il testo unico ambientale dà un atto di indirizzo sul fatto che i rifiuti debbano essere trattati preferibilmente in loco, così come dà l’atto di indirizzo che le bonifiche devono essere sostinibili dal punto di vista economico e finanziaro, ma se c’è un parere superiore come quello della Regione che obbliga a portare fuori la Calabria i rifiuti, la strada è tracciata. Dal Pob Fase 2, approvato con decreto ministeriale a maggio 2020, sono trascorsi cinque anni e in questo tempo avrebbero fatto metà bonifica, se Eni non avesse cercato le collinette dei veleni, poi tentare di modificare il Pob Fase 2, sta cercando di rinviare anche la tecnologia di stabilizzazione e solidifcazione… Eni deve fare la bonifica, così come è stata decretata. Stiamo chiedendo solamente questo!»

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