Bonifica, nessuna novità dalla Conferenza Istruttoria: Eni non demorde

Ieri, 3 maggio, si è svolta dopo quattro anni e mezzo dall’ultima, la conferenza dei servizi istruttoria a Roma presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, voluta proprio da Eni. L...

A cura di Redazione
04 maggio 2024 09:27
Bonifica, nessuna novità dalla Conferenza Istruttoria: Eni non demorde -
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Ieri, 3 maggio, si è svolta dopo quattro anni e mezzo dall’ultima, la conferenza dei servizi istruttoria a Roma presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, voluta proprio da Eni. La multinazionale, infatti,  ha chiesto di modificare proprio il Pob fase 2, che prevede lo smaltimento dei rifiuti fuori Crotone. Eni, insomma, vorrebbe smaltire i rifiuti pericolosi delle discariche fronte mare nell’impianto di Sovreco, lasciandoli dunque a Crotone, mentre la Conferenza dei Servizi del 2019 aveva stabilito il contrario.

Adesso, dopo l’annosa questione, e dopo la nuova conferenza istruttoria, sarà il Ministero stesso, e il Commissario alla Bonifica dei Siti di Crotone Emilio Errigo, ad avere l’ultima parola.

Erano presenti Aspra e Arpacal, che hanno tenuto conto che la discarica crotonese potrebbe smaltire i rifiuti tossici poichè ne avrebbe i requisiti. La situazione si protrae da tempo, e se la Regione è stata più “morbida” nella questione dello smaltimento dei rifiuti, un secco no è stato riaffermato dal sindaco Vincenzo Voce e dalla Provincia di Crotone guidata da Sergio Ferrari. A scrivere, al termine della conferenza istruttoria, anche il Commissario straordinario Emilio Errigo.

Le dichiarazioni del primo cittadino di Crotone Vincenzo Voce

«Alla conferenza istruttoria che si è tenuta questa mattina presso il il Ministero dell’Ambiente per discutere della bonifica degli ex siti industriali ho ribadito che i miei concittadini non meritano una bonifica al ribasso. Già con il Pob fase 2 i suoli dell’ex stabilimento di Pertusola saranno messi in sicurezza e tombati, adesso  bisogna rispettare quanto definito con il Decreto direttoriale n. 7 del 3 marzo 2020.

I rifiuti debbono essere portati fuori e non spostati di pochi metri da dove sono ubicati. Diversamente sarebbe una ulteriore beffa per la città, per i crotonesi. Non daremo mai il nostro assenso. Quando da parte di ENI mi si parla di “Turismo dei rifiuti” preferirei che si esaminasse con concretezza la ineluttabilita’ di partire con le attività di bonifica senza trincerarsi sulla assenza di discariche.  

La bonifica va fatta, anche utilizzando tecniche innovative.  Proprio per questo ho chiesto che vengano rivalutati i costi alla luce di nuove tecnologie che dovranno essere prese in considerazione.  Costa troppo? Non è un problema della città. Ho comunicato inoltre che rinnoverò alla Regione Calabria l’invito ad escutere la polizza fideiussoria emessa da Eni». Così si è espresso il sindaco di Crotone Vincenzo Voce.

Le dichiarazioni dell’ente provinciale, rappresentato nella conferenza dei servizi dal vice presidente Fabio Manica, con delega all’ambiente

«Per come già espresso con delibera di Consiglio Provinciale e come ribadito oggi in conferenza dei servizi, per la Provincia, i rifiuti devono necessariamente essere collocati fuori regione, mentre il Progetto Operativo di Bonifica (Pob) fase 2 – deve essere avviato immediatamente, per mettere in sicurezza i suoli degli ex siti industriali.

Il ruolo della Provincia di Crotone in merito al progetto di bonifica è di tipo amministrativo, più che operativo; ma l’Ente ha già individuato il responsabile della bonifica, un anno fa, con una relazione dettagliata ed indirizzata al Ministero dell’Ambiente e ad Eni Rewind.

Il prossimo step è quello di emettere un certificato di regolare esecuzione della bonifica stessa. Non c’è tempo, quindi, per i ripensamenti sull’ eliminazione dei vincoli del Paur, che è l’autorizzazione unica regionale che obbliga la società Eni al trasferimento dei rifiuti fuori da Crotone».

Il comunicato del Commissario Straordinario Emilio Errigo

«A margine della Conferenza dei Servizi istruttoria sulla bonifica delle discariche fronte mare a Crotone, indetta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e tenutasi questa mattina a Roma, il Commissario straordinario delegato del Sin si è detto ottimista da quanto emerso nel corso dei lavori.  Il Commissario, supportato dal direttore Tecnico di Sogesid Spa, ing. Carlo Messina insieme ai consulenti legali della società, ha ascoltato attentamente i contributi tecnici proposti dai partecipanti al tavolo.  Eni Rewind, attraverso le parole dell’Amministratore Delegato Paolo Grossi, ha esposto l’intenso impegno profuso dalla società, pur di giungere alla completa realizzazione dei previsti, progettati e autorizzati interventi di bonifica delle aree contaminate.

Ispra, Sin, Arpacal, e, a seguire Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone, hanno rappresentato, attraverso i loro qualificati contributi tecnici, ognuno per la parte di propria competenza, come intenderanno intervenire nelle aree da bonificare e riqualificare sotto il profilo ambientale per superare lo stallo degli ultimi anni.  È apparso chiaro a tutti i presenti, dalle parole determinate e dalla chiarezza tecnico espositiva del Sindaco di Crotone, ing. Vincenzo Voce, che su alcuni aspetti tecnici ad alto contenuto scientifico ci sono, se non vere e proprie divergenze, alcuni punti di vista differenti ma sicuramente sanabili.

Come ha ribadito il Commissario Straordinario nel suo intervento finale, bisognerà superare queste resistenze ideologiche attraverso la concreta volontà di impegnarsi per un rapido ed effettivo inizio dei lavori anche perché la bonifica, non bisogna dimenticarlo, oltre che un obbligo di legge è un dovere nei confronti di tutti i cittadini di Crotone che hanno sofferto le conseguenze di decenni di lentezza burocratica».

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