Caccuri - Un cinghiale invade la strada, Barbatano (Libera Caccia) chiede «una soluzione definitiva»

Caccuri - Un episodio preoccupante si è verificato nella giornata odierna nei pressi di Caccuri, dove un cinghiale ha scavalcato...

A cura di Redazione
16 maggio 2025 21:00
Caccuri - Un cinghiale invade la strada, Barbatano (Libera Caccia) chiede «una soluzione definitiva» -
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Caccuri – Un episodio preoccupante si è verificato nei giorni scorsi nei pressi di Caccuri, dove un cinghiale ha scavalcato un muro di contenimento, separando un terreno privato dalla sede stradale. L’animale ha causato ingenti danni e ha rappresentato un grave pericolo per la sicurezza degli automobilisti, riaccendendo i riflettori sull’emergenza cinghiali, ormai fuori controllo in molte aree del Crotonese e oltre.

A intervenire sull’accaduto è Vincenzo Barbatano, consigliere nazionale della Libera Caccia e presidente dell’associazione Rurale Calabrese, che ha annunciato azioni concrete e immediate. Dopo la conclusione delle elezioni per i nuovi presidenti degli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) della provincia di Crotone, Barbatano si farà promotore di un confronto serio e costruttivo con tutte le istituzioni e le realtà coinvolte.

«È necessario – ha dichiarato – trovare una soluzione definitiva, non solo per tutelare la sicurezza delle persone, ma anche per salvaguardare l’agricoltura, gli allevamenti e tutto il mondo rurale, oggi messo a dura prova da questa emergenza».

Tra le proposte avanzate, Barbatano sottolinea l’urgenza di una pubblicazione tempestiva del calendario venatorio, fondamentale per organizzare in tempo utile le attività delle squadre di caccia. «Occorre garantire più giornate di uscita – spiega – e aumentare i prelievi per contenere una popolazione in crescita incontrollata».

Le squadre di caccia restano lo strumento più efficace per il contenimento, ma – avverte Barbatano – laddove queste non possono intervenire, è indispensabile l’impiego di selettori e selecontrollori, soprattutto in aree sensibili come ZPS, parchi e zone interdette alla caccia, veri e propri serbatoi di proliferazione.

Un appello alla responsabilità e alla collaborazione tra istituzioni, affinché si metta finalmente in campo una strategia efficace per un problema che sta diventando sempre più insostenibile per il territorio e per chi lo vive ogni giorno.

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