Calcio - Aek Crotone: quando amore fa rima con “ambizione”
Calcio – Per affrontare una prima categoria e costruire una nuova solida realtà sportiva a Crotone, servono tanti sacrifici, soprattutto economici, visto che nei campionati minori “introiti” per le sq...

Calcio – Per affrontare una prima categoria e costruire una nuova solida realtà sportiva a Crotone, servono tanti sacrifici, soprattutto economici, visto che nei campionati minori “introiti” per le squadre di calcio non ce ne sono. è una dimensione diversa da quel calcio che vediamo in tv fatto di “ricchi premi e cotillon”. Una dimensione in cui la capacità umana conta più di qualsiasi altra cosa.
Ed è per questo che vogliamo raccontare il miracolo sportivo dell’Aek Crotone (ex Real Fondo Gesù) che da squadra di quartiere si è trasformata nella seconda realtà calcistica della città, e lo facciamo con l’artefice di questo “miracolo sportivo”, Raffaele Bossi, imprenditore crotonese e presidente della Aek.
«Mi fa molto piacere essere la seconda squadra di Crotone. Sono sorpreso dall’affetto e dal legame che la città sta riversando sulla nostra squadra. Un entusiasmo crescente che ci dà energia in quella che è la nostra missione».
E qual è la missione dell’Aek Crotone?
«Far crescere i nostri ragazzi ma soprattutto fargli coltivare il loro sogno. Io immagino il ragazzino che dopo la scuola, va a casa, mangia con i propri genitori e poi si prepara per allenarsi, perchè ha un obiettivo: un giorno giocare nell’Aek Crotone o nel Crotone. In questo modo trasferiamo loro anche la “cultura del sacrificio e della fatica”, perchè imparano che per raggiungere un obiettivo o realizzare un sogno devono “faticare”».
Parliamo della squadra, anzi delle squadre.
«Io sono un capitano di lungo corso, e nella vita mi è sempre piaciuto osare. Oggi l’Aek ha una missione: vivere per il successo e lo testimoniano i risultati. Ma io sposto l’asticella e non mi fermo a vivere del successo ma a vivere per il prossimo successo. Il futuro, quindi, per me non può che essere quello di continuare a raggiungere un successo dietro l’altro».
Quindi per quanto riguarda la prima categoria la missione qual è?
«Vincere il campionato!»
Lei ha voluto intraprendere anche la sfida del calcio a 5 femminile…
«Il femminile è una grande soddisfazione. Mi dispiace che queste ragazze non abbiano il seguito che meritano, e lo meritano perchè sono fortissime, danno tutto in campo ed io cercherò di aiutarle ad arrivare, già quest’anno, in Serie B».
La cosa che colpisce nell’Aek Crotone è l’organizzazione che c’è dietro ogni squadra.
«Si abbiamo voluto dare tutto ai nostri atleti. Dietro ogni squadra c’è l’allenatore, il preparatore atletico, massaggiatore, mental coach, insomma una struttura complessa a supporto di ogni squadra. Uno staff che poche squadre, anche in Serie C non si trovano, figuriamoci in prima categoria».
Anche il settore giovanile dà soddisfazioni.
«Settimana scorsa abbiamo fatto: martedì vittoria dei giovanissimi, mercoledì dell’Under 17, giovedì la Juniores e sabato la prima categoria. Direi una bella settimana».