Ciclopista della Val di Neto, il sindaco Dattolo: «Valorizziamo un patrimonio inestimabile»
Rocca di Neto – Il progetto della ciclovia della Val di Neto è frutto di una sinergia tra sei comuni. Capofila è il comune di Rocca di Neto. A spiegarci nel dettaglio come è nato e come si è sviluppat...

Rocca di Neto – Il progetto della ciclovia della Val di Neto è frutto di una sinergia tra sei comuni. Capofila è il comune di Rocca di Neto. A spiegarci nel dettaglio come è nato e come si è sviluppato è stato il sindaco Alfonso Dattolo.
Quali sono gli obiettivi del progetto?
La cosa più importante è dimostrare che i Comuni possono lavorare insieme e realizzare delle opere di valorizzazione del territorio e di un comune tratto identitario che in questo caso è il fiume Neto. Abbiamo costituito l’associazione della Val di Neto perché pensiamo che in poco più di 40 chilometri ci sia un patrimonio inestimabile: c’è il mare, la montagna, ci sono i castelli, le grotte rupestri, i Diapiri di Zinga.
Si tratta di una prima esperienza…
Sì, possiamo dire che questa volta i Comuni hanno rinunciato a fare dei progetti individuali per costruirne uno insieme e fruire al meglio di uno straordinario ambiente dal punto di vista naturalistico, di sentieri, di utilizzo sportivo. Spero che questo progetto sia un monito anche per gli altri amministratori affinchè si mettano in moto, insieme, per la valorizzazione di un territorio più vasto e non per i singoli interessi. Si tratta di un percorso iniziale che spero possa essere replicato anche per altre situazioni in modo da legare il Distretto della Val di Neto.
Il percorso della ciclopedonale si snoda lungo un fiume che sa di storia…
Si racconta che le donne troiane incendiarono le navi perché volevano rimanere in quel posto meraviglioso. Neaithos significa proprio “navi bruciate”. Come non ricordare poi la storia dei fratelli Bandiera che sbarcarono sulla foce del fiume per poi rianimare i moti libertari della resistenza. Insomma, è un fiume che racconta tante cose e che si trova in un’area che da sempre fornisce prodotti dell’agricoltura d’eccellenza. Pensa che il progetto possa entrare a far parte della Ciclovia dei Parchi della Calabria? Questo è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati per realizzare un itinerario che ci veda coinvolti in un progetto un po’ più ampio. Vorremmo creare un unico percorso per arrivare a Lorica. Vogliamo migliorare quello che stiamo costruendo.
Come è andata la realizzazione del progetto?
Le risorse non sono state tante e non è stato facile lavorare per realizzare oltre 30 chilometri di pista. In alcuni tratti siamo dovuti intervenire con opere di pregio artistico in altre con interventi di messa in sicurezza. Ovviamente metteremo in campo altre azioni per migliorare la fruibilità dell’opera.
A che punto sono i lavori?
Il tratto è già percorribile per gran parte del tracciato progettato che è comunque in fase di ultimazione. Bisogna però lavorare e pensare alla tutela dell’intero percorso. Sarà necessario salvaguardare l’opera, ecco perché facciamo leva sulla sensibilità dei cittadini e tutti noi Sindaci coinvolti presteremo attenzione coinvolgendo associazioni che magari possano occuparsi di una manutenzione dei vari siti visto che non è certamente semplice mantenerla.
E’stata messa in campo anche una grande opera di pulizia e riqualificazione di molte aree.
Sì, ecco perché anche avvalendoci del servizio di videosorveglianza vogliamo preservare un luogo che è starordinario ed è utile per vari segmenti: per chi va in bici, per chi va a piedi, per chi vuole ammirare il fiume, la fauna, per chi vuol fare rafting o rilassarsi. Una famiglia intera insomma può trascorrere una giornata all’insegna della salute, del benessere, del divertimento e della bellezza dei luoghi che è straordinaria.
Quando è prevista l’inaugurazione?
Intorno al 20 febbraio, sfrutteremo anche la mitezza del tempo per presentare la cicolovia.
V. R.