Codice rosso, violenza di genere e bullismo nelle scuole con Educando Peter Pan
Crotone: Educando Peter Pan continuano gli incontri nelle scuole su Bullismo e Violenza di Genere….oltre il Covid-19.Anche quest’anno, superando ogni difficoltà, l’Associazione Educando Peter Pan – Ui...

Crotone: Educando Peter Pan continuano gli incontri nelle scuole su Bullismo e Violenza di Genere….oltre il Covid-19.
Anche quest’anno, superando ogni difficoltà, l’Associazione Educando Peter Pan – Uisp Solidarietà di Crotone sta incontrando centinaia di studenti delle scuole della provincia di Crotone. Sono tanti gli istituti scolastici che richiedono la collaborazione dell’Associazione, tra questi il Liceo Pitagora, il Liceo Gravina, gli istituti comprensivi Giovanni XXIII, Anna Frank, Codignola ed altri, della provincia di Crotone e Catanzaro. I progetti “Il Bullismo non è uno scherzo, è un reato”, “Il rischio scorre sulla Rete”, “Educare all’Empatia per prevenire il Bullismo” ed il nuovissimo “Codice Rosso riflessione sulla Violenza di Genere” sono molto apprezzati negli istituti scolastici poiché rappresentano una vera emergenza sociale, che la pandemia in corso ha addirittura aggravato. Le agenzie educative sembrano essere tutte d’accordo sul punto, appare assolutamente necessario ripartire dalla cultura, “è necessario educare l’uomo a rispettare la donna più che la donna a difendersi dall’uomo” ha detto il Presidente Gianluca Lumare, che nei suoi incontri con le centinaia di alunni, che incontra ogni anno, promuove una profonda riflessione sulla necessità di tornare all’ascolto ed alla riscoperta delle emozioni.
“Sembra banale, – ha continuato Gianluca Lumare – ma gli strumenti normativi oggi, in modo particolare con l’introduzione del codice rosso con la legge n.69 del 2019, consentono alle istituzioni di difendere realmente e con incisività le vittime di violenza, tuttavia non sempre, anzi quasi mai, queste hanno la forza di denunciare, e allora c’è realmente bisogno che tutti noi, prima ancora delle istituzioni, riusciamo a decodificare il malessere che queste persone vivono per aiutarle a mettersi in contatto con gli addetti ai lavori e l’unica arma che un amico, un familiare, un collega ha in mano per far sì che la vittima trovi il coraggio di raccontare è l’ascolto”.
Il presidente Lumare quando parla di ascolto si riferisce ad un ascolto attivo ed empatico, non giudicante e scevro da preconcetti. Un ascolto da parte di chi è capace di abbandonare la propria percezione di verità e di calarsi realmente nei panni di chi ha bisogno, dando alla vittima la sensazione di essere ascoltato e compreso. Questa osservazione fa molto riflettere gli studenti, consapevoli del fatto che le relazioni esclusivamente virtuali sono manchevoli di quel calore morale di cui in taluni casi non si può prescindere. Nel corso degli incontri vengono proposti agli studenti spunti di riflessione sul bullismo e cyber-bullismo, sulla violenza di genere ed in particolare sulla violenza contro le donne ed i ragazzi si mostrano sempre molto interessati, offrendo una partecipazione attiva all’incontro. Il Presidente Gianluca Lumare, in termini tecnici ma con un linguaggio molto comprensibile ai ragazzi, spiega loro quali siano i reati che vengono commessi più frequentemente con gli atti di Bullismo, guai a parlare di bravate laddove ci sono vittime che soffrono, e in tema di codice rosso; fa riflettere i ragazzi sulle varie forme di violenza, quali quella fisica, psicologica, sessuale ed economica, quest’ultima il più delle volte sconosciuta a più. Gli alunni riflettono su quanto sia importante riconoscere sin dall’inizio nei rapporti di coppia quelle dinamiche oppressive, ossessive e di marcata gelosia che con il tempo, in maniera lenta ma inesorabile, si trasformano in violenza ed assoggettamento e su quanto sia necessario intervenire sin da subito. Particolare attenzione è stata dedicata allo studio di reati quali maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, revenge porn, violenza sessuale, deformazioni dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso ed altri.
“È molto importante – ha concluso Gianluca Lumare – che si conoscano tecnicamente i reati affinché le vittime possano acquisire consapevolezza del proprio status di persona offesa ed è altrettanto importante che anche gli uomini maltrattanti abbiano piena consapevolezza delle loro responsabilità penali quali autori di condotte violente, che lasciano ferite indelebili. In fine, viene spiegato ai ragazzi cosa succede una volta che si sporge una denuncia, l’esistenza del metodo S.A.R.A. di autovalutazione del rischio e dell’app My Tutela, quali siano gli strumenti normativi a tutela della vittima, così come l’utilità del numero nazionale 1522, dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio. In uno degli ultimi incontri tenuto dall’Associazione Educando Peter Pan una studentessa ha chiesto la parola per sottolineare di quanto i mass media parlino tanto di violenza e di quanto , invece, nessuno spiega mai loro cosa sia e come difendersi, come invece era successo quel giorno in classe.