Contro l'invasione delle pale eoliche anche a Crotone si scende in piazza

Crotone – Il 29 settembre, a partire dalle ore 10.00, sul lungomare cittadino all’altezza della passerella ci sarà una giornata di mobilitazione «per lanciare un invito collettivo a tutte le cittadin...

A cura di Redazione
26 settembre 2024 13:30
Contro l'invasione delle pale eoliche anche a Crotone si scende in piazza -
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Crotone – Il 29 settembre, a partire dalle ore 10.00, sul lungomare cittadino all’altezza della passerella ci sarà una giornata di mobilitazione «per lanciare un invito collettivo a tutte le cittadine e i cittadini della Calabria per una manifestazione che chiede una produzione energetica rinnovabile democratica e la difesa dell’ambiente vitale dei calabresi».

«Le installazioni di pale eoliche e pannelli fotovoltaici – scrive in una nota Filippo Sestito, presidente Arci Crotone Aps -, che avanzano senza un’adeguata pianificazione e rispetto per l’ambiente, rappresentano un grave rischio per i nostri boschi, i terreni agricoli e le acque marine. Non possiamo permettere che la promessa di un’energia “green” si traduca in un’aggressione ai nostri ecosistemi. Come affermava Totò: “Ogni limite ha una pazienza”, ma la pazienza dei cittadini sta per finire. La società calabrese è in fermento e i recenti eventi hanno dimostrato l’urgenza di una risposta decisa contro politiche che mettono in pericolo il nostro territorio e il nostro futuro. Un numero crescente di sindaci in Italia si sta mobilitando, e noi, come cittadini attivi e difensori dei diritti fondamentali, uniamo le nostre voci a quelle di chi si batte per la democrazia, il rispetto della Costituzione e la cessazione del conflitto tra economia e natura.

Pertanto, il 29 settembre ci riuniremo non solo a Crotone, ma anche a Cropani, Squillace e Guardavalle, per esprimere la nostra opposizione a questa forma di sviluppo che privilegia i profitti di pochi a discapito della salute del nostro pianeta. Desideriamo territori vivibili e ci opponiamo fermamente alla monocoltura energetica e a ogni forma di scempio dei beni comuni».

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