Crotone, AIDAA propone alla Regione Calabria una rete di santuari per cani randagi

Crotone – Come preannunciato nei giorni scorsi, oggi l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha inviato alla Regione Calabria una proposta articolata per la trasformazione dei rifug...

A cura di Redazione
29 aprile 2025 08:30
Crotone, AIDAA propone alla Regione Calabria una rete di santuari per cani randagi -
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Crotone – Come preannunciato nei giorni scorsi, oggi l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha inviato alla Regione Calabria una proposta articolata per la trasformazione dei rifugi per cani randagi attualmente considerati abusivi in una rete di santuari destinati ad ospitare randagi salvati dalla strada.

La proposta prevede la realizzazione di convenzioni ad hoc con privati per la messa in sicurezza dei rifugi esistenti, con interventi di regolarizzazione urbanistica e controlli veterinari affidati ai servizi ASP. Inoltre, si propone l’accesso ai fondi regionali destinati alla lotta contro il randagismo.

La nostra è una proposta articolata che parte da un censimento delle strutture idonee presenti sul territorio calabrese, oggi considerate fuori regola in base alla normativa vigente, con l’obiettivo di realizzare una rete di santuari dei randagi da affiancare alle politiche dei cani territoriali – scrivono gli animalisti – il tutto sotto la supervisione dei servizi veterinari pubblici e privati convenzionati, per garantire il livello di benessere degli animali presenti.”

Gli animalisti evidenziano la necessità di superare il modello dei grandi canili, definito controproducente e, in alcuni casi, a rischio di infiltrazioni mafiose.

La proposta di AIDAA prevede anche:

  • Stanziamento di fondi per la messa in sicurezza delle strutture.
  • Affidamento della gestione a privati o associazioni presenti sul territorio.
  • Azioni incisive di sterilizzazione e microchippatura dei cani randagi.

Certo – concludono gli animalisti di AIDAA – è un progetto che richiederà tempi adeguati per essere realizzato e adeguati stanziamenti di fondi, ma se non si inizia, non si potranno mai superare situazioni drammatiche come quella che ha coinvolto, suo malgrado, Giandomenico Oliverio, al quale ribadiamo la nostra vicinanza e il nostro impegno per trovare in tempi brevi una soluzione che consenta il ritorno a casa dei suoi cani.”

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