Crotone - Alloggi sociali in via Israele, il comitato Tufolo-Farina coinvolge anche l'Ordine degli Architetti

Chiesto un parere tecnico indipendente sull’intervento edilizio contestato

A cura di Redazione
14 luglio 2025 11:00
Crotone - Alloggi sociali in via Israele, il comitato Tufolo-Farina coinvolge anche l'Ordine degli Architetti -
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Crotone - Il Comitato di quartiere Tufolo-Farina torna a farsi sentire in merito al progetto del Comune di Crotone per la realizzazione di alloggi sociali in via Israele. Dopo aver formalmente richiesto un parere tecnico indipendente all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Crotone, il Comitato ha deciso di estendere la richiesta anche all’Ordine degli Architetti, sollevando forti perplessità tecniche e urbanistiche sul progetto annunciato dal Comune.

Il progetto prevede la costruzione di 24 alloggi sociali, con la possibilità di arrivare a 30 unità abitative, su un’area che, secondo la documentazione urbanistica in possesso del Comitato, risulterebbe originariamente destinata a verde di quartiere, in virtù di obblighi convenzionali di un piano di lottizzazione realizzato dall’Impresa Consorzio Lavoratori Montedison Soc. Coop. A r.l.

Il Comitato evidenzia una serie di criticità, tra cui la destinazione d’uso originaria a verde pubblico, il trasferimento volumetrico ritenuto “illegittimo” in quanto riferito a una superficie fondiaria diversa da quella oggetto dell’intervento, la violazione dell’articolo 19, comma 6 del PRG che consente il recupero volumetrico solo sulla superficie fondiaria d’origine, e la necessità di applicare l’articolo 50, comma 2 del PRG che imporrebbe un vincolo di inedificabilità essendo l’area parte di un tessuto urbano consolidato. A queste si aggiungono criticità viarie legate alla prossimità con la rotatoria del Palakrò e all’assenza di vie interne alternative mai realizzate. Sottolineano inoltre che non risultano acquisiti pareri né dall’Ufficio Viabilità né dalla Polizia Locale.

Nonostante le osservazioni del Comitato e la richiesta di pareri indipendenti, l’amministrazione comunale ha approvato con la delibera di Giunta n. 325 del 10 luglio il Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), aprendo di fatto la fase progettuale. Questo atteggiamento è stato definito dal Comitato come «tracotante e autoreferenziale, un muro che esclude i cittadini da ogni confronto. La partecipazione attiva della cittadinanza, prevista dalla normativa vigente e dallo stesso DIP, è stata completamente ignorata». L’amministrazione viene accusata di adottare una logica autoritaria e impositiva, lontana dal mandato elettorale che dovrebbe invece garantire ascolto, mediazione e condivisione.

Nei prossimi giorni il Comitato attende fiducioso i pareri richiesti agli ordini professionali, pur consapevole che l’amministrazione difficilmente ne terrà conto. Intanto, vista la forzatura dell’amministrazione in una “estate così calda”, il Comitato annuncia l’avvio urgente di una fase di dibattito nel quartiere per valutare le iniziative popolari da mettere in campo contro quella che definisce una scelta ingiusta e scriteriata.

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