Crotone - Attivista curda resta in carcere, negati i domiciliari: ''Non sono una scafista''
Crotone – Maysoon Majidi, un’attivista curda iraniana di 27 anni, è attualmente detenuta in carcere con l’accusa di essere una scafista, in seguito al suo arresto operato dalla Guardia di finanza. La...

Crotone – Maysoon Majidi, un’attivista curda iraniana di 27 anni, è attualmente detenuta in carcere con l’accusa di essere una scafista, in seguito al suo arresto operato dalla Guardia di finanza. La decisione del Tribunale di Crotone di mantenere la misura cautelare in carcere, respingendo la richiesta di arresti domiciliari, è giunta al termine della prima udienza del processo tenutasi questa mattina. Durante l’udienza, Maysoon ha rilasciato dichiarazioni spontanee, affermando di essere fuggita dall’Iran insieme al fratello per cercare libertà e sicurezza in Europa, contestando le accuse a suo carico.
Maysoon ha descritto dettagliatamente le fasi della loro traversata, sottolineando che la partenza è avvenuta il 26 dicembre, contrariamente a quanto affermato dal pubblico ministero. Ha spiegato di essere rimasta sottocoperta per gran parte del viaggio e di essere salita in coperta solo a causa di un malore. Ha raccontato di uno scontro con una donna che aveva confiscato i cellulari dei passeggeri e di aver minacciato di denunciarla una volta arrivati in Italia per i maltrattamenti subiti. Questo avrebbe generato ostilità nei suoi confronti, portando a un’immagine distorta della sua persona e, di conseguenza, all’accusa di essere una scafista.
Durante l’udienza, Maysoon ha chiesto al Tribunale di esaminare due foto che, a suo dire, potrebbero scagionarla, mostrando lei e il fratello sottocoperta e una donna accanto allo scafista. Ha sottolineato che le testimonianze dei migranti che la accusavano di essere un’aiutante del capitano erano state successivamente ritrattate, suggerendo che la traduzione delle loro parole fosse errata. Nonostante ciò, le autorità italiane non sono riuscite a rintracciare i testimoni, ora in Germania e Inghilterra. Mentre si svolgeva l’udienza, all’esterno del Tribunale si è tenuto un sit-in di attivisti che chiedevano la scarcerazione di Maysoon. Il processo proseguirà con altre quattro udienze, con una possibile conclusione prevista per novembre.