Crotone, attività e famiglie ancora in attesa dei ristori dell'alluvione: la denuncia dell'associazione

Crotone – Un ritardo dal Comune di Crotone  per i fondi per ristorare le famiglie e le attività commerciali colpite dall’alluvione del 202o: sono passati ormai due anni dalla calamità che ha piegato l...

A cura di Redazione
21 giugno 2022 18:00
Crotone, attività e famiglie ancora in attesa dei ristori dell'alluvione: la denuncia dell'associazione - Da sinstra: Salvatore Garofalo, Massimo Pennestrì, Massimo Ciliberto
Da sinstra: Salvatore Garofalo, Massimo Pennestrì, Massimo Ciliberto
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Crotone – Un ritardo dal Comune di Crotone  per i fondi per ristorare le famiglie e le attività commerciali colpite dall’alluvione del 202o: sono passati ormai due anni dalla calamità che ha piegato la città di Crotone, toccando aziende, attività commerciali e famiglie. Ma i ristori, ancora, non sono stati elargiti : “L”ente comunale dice che sta lavorando le pratiche e che hanno avuto delle difformità – ci ha detto Massimo Ciliberto, dell’Associazione 22 novembre 2020 –  ci sono state delle incongruenze per quanto riguarda la preparazione delle pratiche che hanno avuto loro, e le stanno riguardando, ma non capiamo le problematiche che sta riscontrando l’ente, e vogliamo sapere quando trasmetterà tutto quanto, perchè noi una data non l’abbiamo».

I fondi giacciono ancora presso la sede della Protezione Civile regionale: “Vorremmo una risposta,  ovvero quando saranno rilasciati questi fondi che sono i primi soldi della ripartenza, e non tutto l’importo che dovremmo avere dai danni subiti. Fondi, tra l’altro, che dovevamo prendere nell’arco dei sessanta o novanta giorni da quando abbiamo ricevuto il danno. Dopo due anni, invece, siamo ancora in queste condizioni”. La conferenza stampa dell’associazione si è tenuta ieri sera, 20 giugno, nel rione più colpito dall’alluvione, la Marinella, dove la gente e le attività hanno fatto i conti da soli: “Ormai le persone sono stanche – ha continuato – la gente sta aspettando, giustamente non poteva stare nelle condizioni di chiudere,  o di avere la casa danneggiata. A spese loro hanno messo a posto le loro attività e le loro abitazioni, e quindi oltre il danno abbiamo questa beffa”.

Si tratta di due milioni e trecento mila euro: “Stiamo aspettando che il Comune istruisca queste nuove pratiche per far sì che avvenga l’erogazione  perchè ci sono  depositati alla Regione Calabria e adesso aspettiamo lo staff che ha nominato il sindaco per istruire le pratiche, per far uscire i soldi dell’erogazione – ha aggiunto Massimo Pennestrìmandando una pec o una ricevuta, chiedendo a noi imprese il Durc e l’Iban per l’erogazione. Per le famiglie chiederà invece una perizia per un importo immediato di cinque mila euro. Per le imprese sono venti mila euro”.

Danilo Ruberto

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