Crotone - Bollette dell'acqua alle stelle: segnalazione ad ARERA e diffida ai Comuni
Avvocatideiconsumatori: "Aumento sproporzionato, si verifichi la responsabilità della politica".

Crotone - L'associazione chiede l'intervento dell'Autorità Nazionale di Regolazione dopo l'aumento deliberato da ARRICAL che porta la tariffa di Crotone da una delle più economiche a una delle più care d'Italia. Nel mirino il voto favorevole dei Sindaci, che scarica sui cittadini i costi della precedente gestione Con.Ge.S.I.
Un aumento tariffario senza precedenti, che rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie. Per questo motivo, l'associazione Avvocatideiconsumatori ha depositato in data odierna una formale segnalazione ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) contro la Deliberazione ARRICAL n. 15 del 19 marzo 2025, l'atto amministrativo che ha autorizzato un incremento spropositato della tariffa del servizio idrico per i cittadini della provincia di Crotone.
Contestualmente, l'associazione ha inviato una diffida formale al nuovo gestore SO.RI.CAL. S.p.A., ad ARRICAL.
La "stangata" emerge dalle prime bollette del 2025, che proiettano la spesa annua per una famiglia tipo a circa 555 euro, a fronte di una tariffa che fino al 2024, con circa 140-200 euro annui, era tra le più basse d'Italia. Un aumento vertiginoso, giustificato dalla necessità di coprire i deficit della precedente gestione consortile (Con.Ge.S.I.), le cui inefficienze vengono ora scaricate interamente sulle spalle dei contribuenti.
"Siamo di fronte a un'operazione che, seppur formalmente legittima, è sostanzialmente iniqua e socialmente insostenibile", dichiara l'Avv. Paola Bellomo referente di Avvocatideiconsumatori. "È inaccettabile che l'equilibrio finanziario del nuovo gestore venga raggiunto attraverso uno shock tariffario di questa portata, che non ha eguali. La nostra segnalazione ad ARERA mira a far verificare la proporzionalità di questa misura e a tutelare i cittadini da un'azione che sa di accanimento".
L'associazione punta il dito contro la responsabilità diretta dei Comuni. "Ciò che è più grave", prosegue l'Avv. Paola Bellomo "è che i Sindaci dei Comuni, che avevano il preciso dovere di vigilare sulla gestione del loro consorzio Con.Ge.S.I., abbiano poi avallato in sede ARRICAL, con il loro voto favorevole, la decisione di scaricare il costo di tale mancata vigilanza interamente sui loro cittadini. A loro chiederemo conto, pubblicamente e in ogni sede, di questa scelta, questa conferma ulteriormente la superficialità nei confronti del servizio idrico e delle conseguenze economiche per i crotonesi”.
Con la segnalazione ad ARERA, Avvocatideiconsumatori chiede all'Autorità Nazionale di avviare un'istruttoria, di valutare misure correttive per mitigare l'impatto sulle famiglie e di accertare che la regolazione sia stata applicata non solo nella forma, ma anche nel rispetto dei principi di tutela dell'utenza e di equità.