Crotone dice no alla violenza, la mamma di Davide: "Basta omertà, denunciate"
Crotone – Delle fiaccole e uno striscione in cui la città di Crotone ha detto No alla violenza. Erano presenti ieri sera, presso piazzale Ultras, tanti cittadini che si sono stretti intorno la mamma d...

Crotone – Delle fiaccole e uno striscione in cui la città di Crotone ha detto No alla violenza. Erano presenti ieri sera, presso piazzale Ultras, tanti cittadini che si sono stretti intorno la mamma di Davide Ferrerio, il giovane bolognese aggredito a Crotone la sera del 13 agosto vicino il Tribunale di Crotone, lasciato a terra dopo che “il mostro” lo ha ridotto in fin di vita. “E’ una persona che vive ai margini della società – ha detto la mamma – e non è possibile che sia stato picchiato così in pieno centro, nell’indifferenza”.
Il corteo si è snodato fino alla Chiesetta del Carmine, per un momento di preghiera, e poi concludendosi presso la Prefettura di Crotone. Un migliaio di persone, nel silenzio, per stringersi attorno il padre e la madre di Davide, e il fratello Alessandro. Erano presenti le istituzioni, i primi cittadini del comprensorio crotonese, il presidente della Provincia di Crotone, le associazioni, i cittadini, oltre che il silenzio per il dolore, squarciato dalle parole toccanti della mamma:
“Grido al mondo di denunciare, di essere meno omertosi, di intervenire immediatamente e non stare a guardare e non aspettare il peggio perchè in questa città si aspetta il morto e a Crotone mi ricordo fin da bambina è stato sempre così. E dei crotonesi ho perso un po’ la fiducia. Adesso siete in tanti qua, in tanti siete venuti per mio figlio e io vi ringrazio del sostegno. Però dovevate sostenere anche mio figlio quella sera, in pieno centro e nessuno lo ha fatto. E’ stato visto correre e nessuno ha detto a chi lo inseguiva di fermarsi. Mio figlio non sarebbe in coma”.
La mamma, Giusy Orlando, era in vacanza con la sua famiglia a Crotone, la sua città, e i due figli. Davide è in prognosi riservata presso l’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dove lotta per la vita: “Crotone non è composta solo da essere viscidi come è successo a mio figlio – ha dichiarato il padre, Massimiliano Ferrerio – c’è tutta la città qui che testimonia la sua vicinanza a noi, e non è giusto che un solo essere sporchi il nome della città di Crotone”.
La madre ha inteso rivolgere una preghiera nella Chiesetta del Carmine, dove ad attenderla c’era il parroco don Stefano Cava, insieme a don Pasquale Aceto, responsabile della Pastorale sociale dell’Arcidiocesi. Entrambi hanno portato i saluti e la vicinanza del Vescovo Angelo Panzetta: “Il male ci sfida ma ci sfida a fare il bene“, ha detto don Pasquale, mentre la madre ha parlato ai presenti: “Davide devi vincere questa battaglia, sei un guerriero, amore della mamma, devi vivere Davide, a dispetto di questo personaggio che ti ha voluto ridurre in fin di vita. E lo grido, solo un mostro può ridurre un ragazzino che stava lì per i fatti suoi, che doveva andare a mangiare una pizza con un amico. Perchè ha fatto questo a mio figlio questo personaggio che vive ai margini della società”. Guarda qui il video della diretta facebook.
