Crotone - I dipendenti Abramo in piazza, e i parlamentari calabresi sono assenti: letti i loro nomi

I 600 dipendenti crotonesi hanno risposto “assente” all’appello fatto questa mattina in Piazza della Resistenza, alla lettura dei nomi dei diciannove parlamentari calabresi e del Governatore Occhiuto,...

A cura di Redazione
27 giugno 2024 14:18
Crotone - I dipendenti Abramo in piazza, e i parlamentari calabresi sono assenti: letti i loro nomi -
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I 600 dipendenti crotonesi hanno risposto “assente” all’appello fatto questa mattina in Piazza della Resistenza, alla lettura dei nomi dei diciannove parlamentari calabresi e del Governatore Occhiuto, non presenti alla manifestazione indetta dai lavoratori che andranno prima in cassa integrazione e poi vedranno perdere i posti di lavoro.

Le saracinesche delle attività commerciali abbassate, i dipendenti in Piazza della Resistenza sotto il palazzo del Comune insieme alle tre sigle sindacali, al sindaco della Città di Crotone Vincenzo Voce, al primo cittadino di Cutro Antonio Ceraso, al presidente dell’ente intermedio Sergio Ferrari, al vice presidente della provincia Fabio Manica, c’era anche un numero di consiglieri comunali insieme al presidente Mario Megna e le associazioni di categoria.

La città di Crotone non ha partecipato alla manifestazione mentre i dipendenti hanno scioperato per quattro ore reclamando il diritto al lavoro.

Il diritto al lavoro, così come sancito dalla Costituzione Italiana e rimarcato sui cartelli. I dipendenti sono scesi compatti dalla Sala Consiliare, dove da lunedì, stanno tenendo un’assemblea permanente, con i cartelloni, appunto, e i fischietti, richiamando l’attenzione della città sotto la calura estiva ma che, come vi abbiamo detto prima, non ha risposto presente.

Ma a pesare tanto è anche il silenzio dei parlamentari calabresi: “Poi ci raccontano che vogliono riportare lo sviluppo del territorio in Calabria con gli investimenti – ha detto il segretario della Uil Fabio Tomaino ai presenti – perchè nel frattempo stanno creando disoccupazione e disperazione nei territori. Qui c’è voglia di lavorare, non c’è voglia di prestazione assistenziale. Qui abbiamo una commessa solida con una grande professionalità dei lavoratori”.

La politica è assente ed è sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto Maria Pupa, segretaria Confederale Cgil Area Vasta – se siamo arrivati a questo punto proprio perchè è mancata la politica che non è stata in grado di attivarsi subito e incidere su un tavolo nazionale per decidere il futuro di questi lavoratori e della loro dignità. Siamo stanchi di aspettare”.

Una proroga, è stato aggiunto alla manifestazione di questa mattina, non basta: Al momento opportuno faremo i conti con tutti i politici calabresi che sono a Roma – sono le parole di Gianluca Bifano – segretario generale Fistel Cisl Calabria- non siamo soddisfatti della proroga se la propoga stessa non è legata ad una posizione strutturale che deve riguardare tutto il perimetro occupazionale di Abramo”.

Una dipendente ha parlato a nome di tutti: “Volevamo che i parlamentari portassero la nostra voce fino al Governo, la voce di persone che perderanno il posto di lavoro. Occhiuto ci aveva promesso un suo impegno, spero che con questa protesta ci darà considerazione. Forse l’unica colpa che ha è di non aver fatto tanto, ora è arrivato il momento che risponda alle nostre domande”. Intanto l’assemblea permanente presso la sala consiliare proseguirà ad oltranza.

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