Crotone - Il Comitato Tufolo-Farina chiede l’annullamento della delibera per 24 alloggi sociali su area verde
Il Comitato denuncia vizi procedurali e mancanza di alternative nel progetto che trasforma uno spazio pubblico in zona residenziale

Crotone - In data odierna, il Comitato di Quartiere Tufolo-Farina ha trasmesso al Comune di Crotone, tramite PEC, un’istanza in autotutela per richiedere l’annullamento della Delibera di Giunta n. 325 del 10 luglio 2025, che avvia il procedimento di progettazione e costruzione di 24 alloggi sociali su un’area originariamente destinata a verde pubblico in via Israele, nel cuore del quartiere.
L’iniziativa è stata presa alla luce dei pareri indipendenti espressi dagli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Crotone, ai quali il Comitato ha voluto esprimere gratitudine per il servizio reso alla collettività. I pareri tecnici confermano gravi criticità urbanistiche e vizi procedurali che, se accertati, potrebbero configurare un danno erariale per l’Ente.
Il Comitato si interroga su come sia stato possibile avviare un iter così impattante senza considerare tali criticità, né valutare preventivamente l’esistenza di aree alternative più coerenti con il Piano Regolatore Generale vigente. Per questo motivo, ribadisce la richiesta di annullamento in autotutela della delibera, sottolineando la volontà di tutelare gli interessi della comunità in ogni sede opportuna.
L’eventuale contenzioso, che il Comitato auspica di evitare, comporterebbe costi economici e politici per l’Ente, ma sarebbe utile a fare chiarezza su una scelta che presenta profili di illegittimità tecnica e risulta profondamente sbagliata sul piano sociale.
Inoltre, nell’ottica della massima trasparenza, il Comitato sta valutando la possibilità di trasmettere l’istanza, corredata dai pareri tecnici, anche alla Corte dei Conti regionale, non per chiedere l’annullamento dell’atto deliberativo — non di sua competenza — ma per segnalare eventuali irregolarità nell’uso delle risorse pubbliche, affinché venga eventualmente avviata una verifica d’ufficio.
Negli anni, il Comitato ha più volte richiesto all’Amministrazione Voce interventi per parchi, infrastrutture, aree di socializzazione, alberature, marciapiedi, manutenzione e parcheggi. Oggi, invece, si vede imposto un nuovo progetto di cemento, con 24 alloggi su uno spazio che doveva essere destinato a verde pubblico e miglioramento della qualità della vita dei residenti. Una scelta che rischia di peggiorare ulteriormente la vivibilità del quartiere e della città, che continua a occupare posizioni basse nella classifica nazionale della qualità della vita.
Il Comitato sottolinea che, mentre in passato la responsabilità poteva essere attribuita alle amministrazioni precedenti, oggi l’Amministrazione Voce non ha più alibi.
Infine, il Comitato precisa che la sua azione non intende ostacolare il processo politico né cercare consensi, ma si basa sul rispetto delle istituzioni e della legalità, esercitando il diritto costituzionale alla critica e alla partecipazione civica. Le osservazioni sono fondate su documenti tecnici e atti ufficiali, con l’unico obiettivo di tutelare l’interesse collettivo e la vivibilità del quartiere.