Crotone - Il lungomare è un’opera d’arte deturpata dai segni del tempo

Crotone – Quando nei primi anni del duemila si è cominciato a lavorare alla nuova via Cristoforo Colombo, Crotone ha cominciato a sognare un lungomare diverso, pronto ad accogliere turisti, curiosi, m...

A cura di Redazione
13 febbraio 2023 10:30
Crotone - Il lungomare è un’opera d’arte deturpata dai segni del tempo -
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Crotone – Quando nei primi anni del duemila si è cominciato a lavorare alla nuova via Cristoforo Colombo, Crotone ha cominciato a sognare un lungomare diverso, pronto ad accogliere turisti, curiosi, ma soprattutto gli stessi crotonesi.

Il nuovo lungomare, infatti, doveva divenire il salotto buono della città, uno spazio per le famiglie, un centro commerciale naturale, fatto di musica e divertimento. Uno spazio sociale dove far incontrare generazioni diverse, ma soprattutto dove poter accogliere i nostri ospiti, mettendo in mostra la parte più bella della città.

Ma come al solito i sogni poi si confrontano con la realtà e si infrangono come onde su scogli di problemi, spiagge di egoismi, e frangiflutti di richieste.

Accanto ai locali dovevano sorgere negozi di prodotti tipici e botteghe di souvenir, ha visto invece sorgere solo attività di ristorazione con decine di gazebo, spuntati, a volte, come funghi, ma da anni ormai entrati a far parte del panorama costiero di Crotone. Locali che, da anni, hanno il merito di animare il lungomare, dando qualche volta proprio l’idea di una città turistica. O almeno ci riescono per qualche mese.

Quando arriva l’inverno e il lungomare, naturalmente, si spopola, spuntano tutte le magagne, si mettono in evidenza tutti i guasti di un luogo che in realtà, nonostante l’afflusso di gente, è enormemente trascurato. I segni dell’età si vedono tutti e sono impietosi.

Abbiamo allora chiesto ai crotonesi: cosa fare per rendere il lungomare attrattore turistico?

La risposta è stata lapidaria. Nonostante questo lungomare abbia meno di vent’anni la gente immagina uno spazio diverso. Il 66, 24% dei votanti vuole qualcosa di diverso. Il 37,58% chiede una totale rigenerazione urbana del lungomare, il 15,29% dice che va totalmente rifatto e chiede più panchina, più aiuole, fioriere e spazi attrezzati; il 13%, addirittura, sogna un ritorno al passato: ricordano ancora con affetto l’antica viale Cristoforo Colombo, con la doppia corsia e gli alberi in mezzo.

Per chi invece vuole che il lungomare resti così, il 29;30% sostiene che abbia bisogno di una seria manutenzione straordinaria, mentre il 4,46% chiede solo un po’ di pulizia in più.

Sui social, come è ormai consuetudine, in tanti hanno voluto dire la propria. Floro dà una risposta secca, cosa fare? «Abbellire. Ci sono dei professionisti che in materia di bellezza estetica sono altamente competenti, qualcuno è qui in città altri sono emigrati. Per quel che riguarda il lungomare invece, osservare… molta gente gradisce fare fitness sul lungomare, specie nella parte meno frequentata dalla movida, (da piazzale ultras in avanti verso Capocolonna intendo) magari dare un identità a questa zona dedicandola allo sport e al fitness sarebbe una cosa utile ed anche salutare, d’altronde mi pare che all’ingresso della città ci sia una rotonda con scritto città dello sport». Christian aggiunge: «Ci vorrebbero un po’ di modifiche strutturali ma principalmente un progetto su cosa farci esattamente». Gerardo invece è tra quelli che pensa al passato: «Abbiamo, meglio dire avevamo un lungomare fantastico. Dovrebbe essere riportato come era, imporre regole a gazebo dei vari ristoranti, bar ecc, di fare occupare solo lo spazio necessario. Con tutte le fioriere intorno occupando strada, si pensi a una emergenza, non esiste più spazio». Valentino va ancora più a fondo la questione: «Il lungomare di Crotone non è concepito per la movida così come il centro storico, dovrebbero differenziare l’offerta turistica creando un programma con eventi mirati al fine di attrarre una platea variegata, penso che sia fattibilissimo anche imitando progetti vincenti, uno su tutti la molo street parade di Rimini. Basterebbe un programma con 6 eventi di spessore contornati da eventi più di nicchia al fine di attrarre target mirati. Parliamoci chiaro siamo un gioiello grezzo ed in quanto tale la nostra offerta turistica non può essere concepita per attrarre platee numerose, non siamo una località che può soddisfare la domanda selvaggia del turismo di massa». L’idea di Agostino parla invece di storia: «Lo vedrei con tante opere che raccontano il passato dei Krotoniati statue che raccontano la Mitologia del Mediterraneo, farne un museo. Poi penso a un lungomare come una galleria d’arte, nuova pavimentazione, alberi, fiori e tutta perdonabile senza auto solo eventualmente un tram da collegare alle aree di parcheggio». Giuseppe pensa in piccolo ma esprime un’idea decisamente fattibile: «Si potrebbero organizzare delle bancarelle slow food che arricchirebbero un po’ il tutto, con piccoli passi si può aspirare a grandi distanze». A qualcuno però la zona va già bene così, più o meno, Francesco scrive: «Andrebbe curato meglio il verde e la pulizia e poi renderlo pedonale il più possibile per tutto il periodo estivo con il controllo degli accessi».

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