Crotone - Il Marrelli Hospital sempre più utile ai bisogni sanitari del territorio
Crotone – Nella scorsa settimana il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in qualità di commissario per il piano di rientro del debito sanitario (qui l’articolo), ha presentato il Piano per la r...

Crotone – Nella scorsa settimana il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in qualità di commissario per il piano di rientro del debito sanitario (qui l’articolo), ha presentato il Piano per la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale in Calabria.
Le novità inserite nel documento di programmazione riguardano anche Crotone e le strutture sanitarie private presenti nel territorio.
Sessanta posti letto erano in precedenza e sessanta posti letto sono stati riassegnati al Marrelli Hospital.
Il management del Gruppo, in realtà, ha chiesto ed ottenuto una rimodulazione dei suoi sessanta posti, in modo tale da avere una razionalizzazione dei servizi convenzionati offerti dalla clinica al territorio.
Aumenta. quindi, l’offerta dei servizi convenzionati che il Marrelli può erogare, ed in tal modo aumenta e si migliora l’offerta sanitaria nella nostra provincia.
I sessanta posti letto sono stati così rimodulati: venti in ortopedia, inserita anche nella rete emergenza ed obbligo di copertura del servizio Ponto Soccorso per dodici ore (orario diurno). L’ospedale, quindi, se non riuscisse ad intervenire può coinvolgere il Marrelli Hospital soprattutto per fratture al femore e traumatologia (servizio questo che partirà quando tutto l’iter della riorganizzazione sarà concluso, quindi tra un paio di mesi).
Trenta posti letto sono stati assegnati alla chirurgia generale anche ad indirizzo ginecologico; sei posti ad Otorino e, infine quattro in Terapia Intensiva, reparto, questo, che quando c’è non può che aumentare i livella di sicurezza e e di supporti ai medici e ai pazienti.
C’è molta soddisfazione nel management del Gruppo Marrelli per quanto è stato riconosciuto alla clinica di Crotone: «una riorganizzazione – ci dice Antonella Stasi – che migliora sicuramente l’approccio e l’utilizzo del Marrelli Hospital anche se noi vorremmo essere ancora più utili al territorio».
Ma accanto alla soddisfazione c’è anche un po’ di rammarico per tutte le potenzialità del Marrelli ancora non sfruttate.
«Dispiace vedere la Pet ferma – continua la Stasi – così come Medicina nucleare, il miglior reparto della Calabria. Ci dispiace per per la Chirurgia vascolare con un angiografo di ultima generazione che rimane inutilizzato».
Per ora godiamoci questi primi risultati, nella speranza che un domani questo territorio possa, finalmente interrompere la sua migrazione sanitaria.