Crotone - “La città domanda, il Sindaco risponde”: confronto pubblico tra risposte e visioni per il futuro

Si riscopre il valore del dibattito: politica e bonifica al centro

A cura di Redazione
16 luglio 2025 13:00
Crotone - “La città domanda, il Sindaco risponde”: confronto pubblico tra risposte e visioni per il futuro  -
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Crotone - L’incontro “La città domanda, il Sindaco risponde” ha rappresentato qualcosa di raro e importante: un momento di confronto civile, serrato ma rispettoso, che ha restituito centralità alla politica intesa come ascolto e argomentazione, non come scontro personale.

Ad aprire l’incontro è stato Fabrizio Pulvirenti, esponente del movimento politico Democrazia Sovrana e Popolare (DSP) - partito che fa capo a Francesco Toscano e Marco Rizzo - che ha spiegato le motivazioni alla base dell’iniziativa: “L’obiettivo non era accontentare tutti, ma riaffermare il primato della politica e recuperare un linguaggio sobrio e ragionato. La capacità di confrontarsi senza urlare misura il nostro livello culturale”.

Secondo i partecipanti, il confronto è stato positivo. Tante le domande poste, nessuna lasciata senza risposta, anche se a colpire è stata l’assenza dei consiglieri comunali di opposizione.

Tra gli interventi, quello di Gabriele De Franco (Indipendenza!) ha posto un tema fondamentale: “Oltre alla bonifica, che prima o poi arriverà, i danni al territorio non dovrebbero essere risarciti?” Il Sindaco Vincenzo Voce ha risposto che una richiesta del genere dovrebbe essere rivolta al Governo, ma ha anche sottolineato che si tratta di una partita ancora aperta. De Franco ha definito l’approccio “corretto e condivisibile”.

Molto tecnica e articolata la domanda di Stelvio Marini (Fratelli d’Italia), che ha ricordato l’interrogazione presentata su sua sollecitazione dall’eurodeputato Denis Nesci al Parlamento Europeo sulla situazione del SIN di Crotone e sulle nuove restrizioni europee relative al trasporto dei rifiuti pericolosi all’estero. Marini ha chiesto quale piano alternativo l’amministrazione intenda attuare per evitare che Crotone torni a essere una discarica. Il Sindaco ha ricordato che le nuove regole entreranno pienamente in vigore nel 2026 e che fino al 2027 gli Stati membri potranno ancora definire modalità operative. Ha sottolineato la necessità di un’azione politica forte e condivisa per garantire la continuità degli interventi di bonifica già avviati.

Due domande sono arrivate anche via email. Roberto Salerno ha chiesto perché il Sindaco, nonostante un mandato del Consiglio comunale, non abbia denunciato Eni per omessa bonifica. Voce ha risposto che non vi erano gli estremi legali e che, a seguito del decreto del 2020, l’attività di bonifica era già in corso tramite la tecnologia del Soil Mixing. Inoltre, ha chiarito che la delibera del maggio 2024 gli chiedeva solo di valutare la possibilità di denunciare, cosa che ha fatto. Ha poi aggiunto che ogni cittadino è libero di presentare una denuncia se ritiene vi siano i presupposti.

L’avvocato Trocino ha chiesto chiarimenti sui controlli in corso e sulla pubblicazione dei dati. Il Sindaco ha risposto che i controlli sono affidati per legge a enti come Arpacal, Carabinieri NOE, ASP e Polizia Locale, e che un eventuale affidamento esterno di controlli non sarebbe giustificabile. Tuttavia, ha riconosciuto l’esigenza di maggiore trasparenza: la richiesta di rendere pubblici i dati è stata accolta dal MASE, che si è impegnato a portarla in Conferenza dei Servizi per la creazione di un portale pubblico.

Particolarmente acceso, ma comunque civile, lo scambio con Maurizio Vinci, ricercatore indipendente della Fondazione Butterfly. Il Sindaco aveva già espresso dubbi sull’efficacia della fitorisanazione, supportato da pareri tecnici e accademici secondo cui la fitodepurazione non sarebbe applicabile a casi complessi come Pertusola Sud. Vinci ha replicato che i test finora eseguiti erano metodologicamente errati e che specie vegetali come la canapa industriale, integrate da micorrize, enzimi e batteri selettivi, potrebbero offrire risultati efficaci. Ha anche menzionato tecnologie innovative come l’uso del gas brown per la vetrificazione dei suoli. Pur restando scettico, il Sindaco ha mostrato apertura e ha dichiarato che prenderà in considerazione eventuali studi affidabili da sottoporre alla Conferenza dei Servizi. Vinci ha poi inviato al Sindaco e al MASE una documentazione tecnica a supporto delle sue tesi.

In chiusura, Pulvirenti ha spostato l’attenzione sulla visione strategica per il futuro della città. “Crotone era per gli antichi greci il luogo di massima salubrità. Oggi, pur avendo il più grande giacimento di metano d’Italia, il parco eolico più grande d’Europa e la più vasta riserva marina nazionale, non vediamo alcun ritorno per i cittadini. Siamo circondati da energia, ma viviamo nella paura e senza benefici. E intanto ci definiscono la spazzatura d’Italia”.

Ha quindi invitato i futuri candidati a Sindaco a non parlare solo di bonifica, ma a raccontare quale città immaginano: un’università progettata da un grande architetto, che trasformi la città culturalmente ed economicamente; eventi culturali e sportivi in grado di attrarre visitatori e investimenti; una rete di trasporto efficiente verso Lamezia che renda Crotone facilmente raggiungibile; una politica fiscale equa che tenga conto della qualità della vita. “Se davvero vogliamo restare la discarica d’Italia, allora che almeno ci vengano azzerate le tasse: è sadico farci pagare come nelle città in cui la vita è migliore”.

Un incontro che non ha risolto i problemi di Crotone, ma che ha mostrato un metodo diverso: parlare, confrontarsi, argomentare. Non è poco, in tempi in cui spesso la politica smette di ascoltare e si rifugia nel monologo. Crotone, almeno per una sera, ha provato a fare politica vera.

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