Crotone - La crisi politica in città bis: la maggioranza che ha eletto Voce non esiste più
Crotone – La politica è fluida e nel nuovo millennio è più fluida che mai. Arrivati all’ultimo anno di amministrazione Voce i nodi arrivano al pettine e le diverse anime che formano i diversi raggrup...

Crotone – La politica è fluida e nel nuovo millennio è più fluida che mai. Arrivati all’ultimo anno di amministrazione Voce i nodi arrivano al pettine e le diverse anime che formano i diversi raggruppamenti cominciano a muoversi per migliorare la propria visibilità in vista della campagna elettorale sempre più vicina.
E così dopo quattro anni di assoluta fedeltà e di voti “politici” anche discutibili almeno dal punto di vista della coerenza, Stanchi dei Soliti alza bandiera bianca e con una conferenza stampa annuncia la propria furiuscita dalla maggioranza.
«Da oggi Stanchi dei Soliti lascia la maggioranza consiliare. Le motivazioni sono riconducibili a una sola ragione: la maggioranza ha imbarcato al suo interno persone elette nell’opposizione, scendendo quindi a compromessi rispetto ai principi originari che ci hanno permesso di vincere le elezioni.
In questa “nuova” maggioranza c’è Antonio Megna, delegato su Papanice, Danilo Arcuri, ex candidato a sindaco proprio contro Vincenzo Voce. Il loro passato politico è in continuità con la Giunta Pugliese, che invece dovrebbe rappresentare l’antitesi del governo Voce.
Altrettanto preoccupante è la vicinanza alla maggioranza di Marisa Luana Cavallo, eletta addirittura con la Lega. Infine sono sull’orlo della maggioranza anche alcuni consiglieri di Forza Italia.
Un movimento che si chiama Stanchi dei Soliti non può accettare tutto questo».
Il gruppo guidato da Andrea Arcuri, che in settimana scorsa aveva già perso una consigliera comunale Floriana Mungari (leggi l’articolo), si è presentato in conferenza stampa anche orfano dei propri assessori: Filly Pollinzi e Rosamaria Parise, ben lungi da sposare la separazione di SdS.
Stanchi dei Soliti rivendica l’apporto dato ai risultati ottenuti dall’amministrazione Voce in questi quattro anni ma sottolinea anche i piani su cui l’amministrazione non ha funzionato.
SdS: «Per alcuni consiglieri di maggioranza la politica è diventata una professione»
«Progetti importanti ma sicuramente non prioritari rispetto ai due grandi temi di Crotone: il servizio idrico e la bonifica, problematiche trentennali su cui ci saremmo aspettati una maggiore incisività della Giunta. Le nostre proposte sul servizio idrico, come il ripristino dei serbatoi idrici in località di San Giorgio e l’avvio di una negoziazione forte con SORICAL, sono state totalmente ignorate. Sul tema bonifica è stata inascoltata la nostra idea di proporre un Referendum Popolare e l’avvio di una negoziazione con la Regione per proporre la prima Legge Regionale Crotone a tutela del nostro territorio. Altrettanto ignorata è stata la Riforma delle Commissioni consiliari. Siamo l’unico Comune in Italia in cui le commissioni si tengono alle 10:00 del mattino, in cui possono presenziare soltanto consiglieri che non hanno altra occupazione o che usufruiscono continuamente di permessi lavorativi, a scapito dei datori di lavoro. Per queste persone – di cui la maggioranza è piena – la politica è diventata una professione».
SdS: «Noi scendiamo dal carro dei vincitori»
«Nonostante ciò – concludono Andrea Arcuri, Cristian Prisma, Iginio Pingitore e Chiara Capparelli – siamo convinti che Vincenzo Voce vincerà le prossime elezioni, perché i cittadini, abituati a decenni di nulla cosmico, oggi beneficiano di una città diversa. Sui problemi atavici, però, siamo ai nastri di partenza.
Da un punto di vista elettorale stiamo quindi scendendo dal carro dei vincitori rinunciando a una vittoria quasi scontata alle prossime elezioni. Ma se vincere significa stralciare i nostri valori ed i nostri principi preferiamo metterci da parte».
La replica del sindaco Voce: «la città non sentirà la loro assenza»
«Abbiamo avuto la dimostrazione plastica che oggi sono “stanchi” ma senza “dei soliti” perché sono loro stessi i “soliti”.
Sono stanchi perché non hanno quasi mai partecipato alle commissioni e, con difficoltà, ai consigli comunali. Stanchi e distratti perché non hanno seguito l’impegno dei loro assessori, che hanno lavorato e stanno lavorando bene con risultati importantissimi per la città.
Irresponsabilità verso i cittadini, verso i loro stessi assessori che hanno lavorato seriamente e non certo a distanza, verso i propri elettori».
Il sindaco Voce risponde a tono ed evidenziando i passaggi fatti insieme, come la presidenza del Consiglio affidata a Mario Megna e votata dal gruppo Stanchi dei Soliti, prima apertura politica ai “soliti” da parte della maggioranza Voce, accettata da tutti, ma evitata di menzionare da parte di SdS.
«Ne potevano discutere con la maggioranza ed invece si sono attestati su posizioni che sono più vicine a quei “soliti” che hanno sempre messo all’indice. Sono loro i “soliti” perché, irresponsabilmente, hanno provato a far venire meno i numeri in Consiglio Comunale.
Invocare coerenza solo oggi, quando loro stessi hanno votato un nuovo presidente del Consiglio, quando abbiamo valutato con loro la nomina del nuovo Ufficiale di Governo di Papanice, appare tardivo, incoerente ed irresponsabile.
Invito solo a verificare quello che è stato fatto e si sta facendo per il quartiere Papanice.
La politica non si fa con i personalismi ma è necessario mettersi al servizio della gente per il bene della città.
Non ci sarà nessuna ripercussione sull’attività amministrativa e la città non risentirà certo della loro assenza».