Crotone - La Lega chiede di ritornare a splendere (Foto Gallery)

Crotone – Negli anni ‘80 era il punto di ritrovo estivo dei giovani crotonesi. “Ci vediamo alla Lega” era la frase di rito per ogni appuntamento serale durante la bella stagione.
Parliamo di secoli fa e di generazioni oramai cresciute e diventate grandi.
Era un lungomare diverso, aperto alle auto e con poco spazio per la passeggiata, e la Lega era lo spazio dei motorini i “Si” e i “Garelli” erano lì uno accanto all’altro a dimostrare la presenza di tanti ragazzi che avevano voglia di stare insieme.

Poi la trasformazione del lungomare, durante la sindacatura di Pasquale Senatore, la passeggiata si è allungata, il lungomare si è popolato di locali e la Lega ha perso la sua centralità, nonostante gli interventi di riqualificazione e l’ambizione di creare uno spazio di pregio che facesse da cornice al porticciolo turistico.

Ma l’ambizione è rimasta tale e dopo qualche tempo la Lega è passata nel dimenticatoio.
Ora appare come nelle nostre foto: bella, come sempre, ma trascurata, sempre di più.
I suoi muretti da bianchi sono diventati zozzi, deturpati dalla incività della bomboletta spray.
I suoi pavimenti hanno perso il colore originale per diventare sempre più opachi e sempre più sporchi.
Le poche aree verdi sono secce e spoglie, antico ricordo di ciò che potevano essere e non sono mai state.

La situazione è pessima, resa ancora peggiore dai tanti turisti che arrivano nel nostro porto o che fanno una passeggiata trai nostri moli e assistono ad un panorama per nulla decoroso.
Se Crotone vuole finalmente ambire a diventare “attrattore turistico” non può pensare di farlo trascurando le sue aree di pregio.

Bisogna cominciare a modificare la nostra cultura, comprendere che l’accoglienza non è solamente un sorriso o un piatto di covatelli con due “vrasciole”, ma fare accoglienza significa rendere ancora più bella, più pulita e quindi più accogliente la nostra città, cominciando dai suoi spazi più belli come la Lega navale.
E giusto per capire, ambire al turismo significa fare ognuno il proprio e non mettersi alla finestra per giudicare chi fa e chi non fa, senza mai rimboccarsi le maniche per dare il proprio contributo alla città.