Crotone - Le note di libertà degli studenti del Pertini-Santoni
Crotone – Voci che si incontrano, musica che emoziona, strofe che raccontano, parlano, liberano. La scorsa settimana, in occasione dell’evento conclusivo del Pon Legalità che si è svolto nell’auditori...

Crotone – Voci che si incontrano, musica che emoziona, strofe che raccontano, parlano, liberano. La scorsa settimana, in occasione dell’evento conclusivo del Pon Legalità che si è svolto nell’auditorium del Pertini-Santoni di Crotone, alcuni studenti guidati dalla professoressa Floriana Mungari, hanno presentato il brano “Liberi”. Nel silenzio emozionante di una platea commossa, i giovanissimi cantanti, accompagnati al piano proprio da Floriana, hanno regalato un meraviglioso momento d’arte ma soprattutto di riflessione.
Una musica leggera ma decisa, parole mai banali, messaggi ricamati dalla bellezza del canto, dalla genuinità del talento, da quegli occhi che con speranza guardano al futuro. Occhi di ragazzi, di giovani cittadini che attraverso l’arte si sono fatti portatori di un messaggio che va ben oltre il grande evento ma rimane nei cuori e nelle menti.
«“Liberi” – spiega Floriana Mungari – nasce dal laboratorio di scrittura creativa condotto da me nella scuola in cui insegno, l’istituto Pertini-Santoni, e al quale hanno partecipato gli stessi ragazzi, interpreti della canzone: Rosalba Frisenda, Vincenzo Luzzaro, Michelle Milano, Ottavia Varca, Francesca Balzano. Abbiamo cercato di dare un significato, tradotto in musica e parole, al concetto di legalità. E di rimando abbiamo pensato a cosa sia illegale. Illegale é che dei bambini vivano la guerra privandosi della propria infanzia, una guerra che loro non fanno ma che subiscono completamente. Illegale é violare la libertà di una donna, violentandola, usurpandola come se fosse un bene materiale. Illegale é non poter vivere nel proprio paese, é scappare dalla propria casa. E allora dopo questo brainstorming abbiamo deciso che la massima espressione della legalità è la libertà, propria e degli altri. Questo è stato il nostro punto di partenza per “Liberi”. A volte – aggiunge poi la docente e cantante – si pensa che scrivere una canzone sia una cosa semplice quando, al contrario, è una pratica così complessa da scombussolare la mente per giorni interi».
Una canzone che è un piccolo viaggio nella vita vera, che percorre le corde dell’anima e che è sempre attuale. Lo ricorda anche Floriana: «Questi sono giorni difficili. Contare l’ennesimo femminicidio mette paura. Da mamma di due maschi mi interrogo quotidianamente sulla validità dell’educazione che impartisco ai miei figli e mi chiedo ogni volta quale possa essere la strada davvero giusta. È certo che ai nostri figli va insegnato ad accettare i no, i rifiuti, le sconfitte dimostrando loro che possono essere ogni volta dei nuovi punti di partenza grazie ai quali ci si può evolvere e migliorare. Penso che l’educazione familiare sia importante tanto quanto il contesto culturale in cui si vive. Da insegnante credo di avere una posizione difficile e allo stesso tempo privilegiata. Difficile perché dobbiamo essere in grado di entrare in empatia con gli studenti, privilegiata perché possiamo davvero contribuire a cambiare, anche con poco, la vita di ognuno di loro. A me piace molto parlare con tutti loro e sono felice quando riesco a notare che molti individuano nella mia ora di lezione una possibilità di aprirsi e parlare anche di altro, di gioie e momenti di sconforto. Un spazio sicuro e libero».
V. R.