Crotone - L'ex Chiesa di Fondo Gesù non esiste più
Crotone – Tra quei banchi della Chiesa, in una struttura in via Achille Grandi, ci è passata tutto Fondo Gesù. La campana elettrica ha scandito per anni la vita del quartiere, prima che fosse costruit...

Crotone – Tra quei banchi della Chiesa, in una struttura in via Achille Grandi, ci è passata tutto Fondo Gesù. La campana elettrica ha scandito per anni la vita del quartiere, prima che fosse costruita la nuova struttura, lì dove sorgeva il vecchio granaio divenuto poi il cuore della vita parrocchiale del rione, con l’inaugurazione nel 2010.
Da lì è passata l’acqua dell’alluvione del 1996, con tutta la sua furia, portando via molte cose ma non la speranza, e le maniche dei Gaetanini, delle Suore Elisabettine e della gente che hanno rimesso in piedi l’oratorio e la chiesa stessa.
Le coppie hanno detto il loro sì davanti all’altare, mentre i bambini frequentavano le lezioni di catechismo. E’ stata la prima parrocchia della Chiesa del Santissimo Salvatore in Fondo Gesù, costruita dai sacerdoti della Pia Società San Gaetano, i quali hanno prestato servizio parrocchiale a Crotone dal 1963, anno in cui don Marcello Rossetto e Don Bruno Tibaldo arrivarono nella chiesa di Sant’Antonio da Padova.
L’intuizione dell’Arcivescovo Pietro Raimondi, dopo aver affidato Sant’Antonio ai Gaetanini e aver avviato i lavori della Parrocchia Sacro Cuore Borgata San Francesco era di avere una nuova parrocchia e, in particolare, nel Quartiere Fondo Gesù, nel fabbricato che state vedendo nella fotogallery.
Lì l’avvicendamento di don Marcello, poi don Guido, don Ruggero Pinton, don Luigi, don Mariano, don Piergiorgio, il diacono don Lorenzo Creazza, e l’indimenticato don Giuseppe Sgarbossa insieme al diacono Berto. Gli ultimi gaetanini a Fondo Gesù. Poi la Chiesa fu affidata alla Diocesi, con il saluto dei Gaetani, e la parrocchia fu poi affidata a Don Stefano Cava, Don Girolamo Ronzoni, e poi Don Antonio Rodio. Le Suore di Maria Bambina (Suor Raffaella, Suor Maria e Suor Carla) , invece, hanno salutato la comunità lo scorso anno.
Nella Chiesa di Fondo Gesù sono nate le vocazioni di Don Antonio Piccolo, Suor Filomena Adamo, Suor Grazia.
Oggi, come avevamo già anticipato nei mesi scorsi, il campetto e anche la casa con le altre aree, sono state rase al suolo. Demolizione come prevista dal Contratto di quartiere sottoscritto nel 2005 e così come concordato con i parroci che si sono susseguiti nel tempo.
Le ruspe hanno buttato giù la vecchia chiesa il vecchio oratorio. Rimangono per ora i vecchi cancelli e i muri esterni di recinzione, con l’incisione “Parrocchia Santissimo Salvatore Fondo Gesù“. Si alza la polvere mentre le macerie vengono giù, in attesa che l’area abbia una nuova destinazione e fruizione, in un quartiere che deve rinascere.
Sulla nuova destinazione dell’area ce ne ha parlato nei mesi scorsi l’assessore all’urbanistica Giovanni Greco: «Nell’ambito del Piano di rigenerazione urbana che ha interessato il quartiere si è dovuto ottemperare anche alle previsioni del Piano Versace che ha individuato delle fasce di rispetto per il fiume Esaro. Le opere parrocchiali di cui parliamo sono troppo vicine al letto del corso d’acqua e sono state costruite senza le adeguate autorizzazioni su un ‘area sulle quali non potevano sorgere. Quando è stato redatto il Piano di recupero urbano si è concertato con la Chiesa che a sue spese avrebbe demolito gli immobili».
Sul futuro dell’area poi aggiunse: «Ci sono varie idee di valorizzazione, l’ambizione che ha interessato varie amministrazioni, anche provinciali, è quella di realizzare il Parco Fluviale che è anche compatibile con le attività previste nel Piano Versace. Nell’ambito dei Fis, abbiamo anche realizzato uno studio di prefattibilità».
