Crotone - Nei disegni dei bambini le parole che la città ha rivolto alle vittime del naufragio

Crotone – Una settimana fa la strage degli innocenti sulla spiaggia di Steccato di Cutro ha stravolto la vita di una nazione intera.Quelle vittime pesano sulle coscienze di tutti coloro che si affacci...

A cura di Redazione
05 marzo 2023 19:29
Crotone - Nei disegni dei bambini le parole che la città ha rivolto alle vittime del naufragio -
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Crotone – Una settimana fa la strage degli innocenti sulla spiaggia di Steccato di Cutro ha stravolto la vita di una nazione intera.

Quelle vittime pesano sulle coscienze di tutti coloro che si affacciano sul “Mare Nostrum“, così come i romani chiamavano il Mediterraneo.

Quello stesso mare tanto cantato nelle nostre canzoni, orgoglio e identità per molti di noi, luogo di gioco e divertimento soprattutto per i bambini.

Quante volte ci siamo soffermati, sorridendo con il cuore e con l’animo, sui disegni che i nostri bambini fanno del mare, quell’acqua azzurra che fa da sfondo a palloni colorati, vele bianche all’orizzonte, e tanti sorrisi.

A sette giorni dal naufragio siamo voluti tornare al PalaMilone che da luogo di sport, in questa settimana, si è trasformato in spazio del dolore, della sofferenza e della preghiera.

E nonostante la pioggia e il vento di questi giorni, sui cancelli del palazzetto dello sport di Crotone restano ancora appesi i disegni e i messaggi che tanti bambini hanno voluto lasciare.

Messaggi e disegni che descrivono alla perfezione le parole che Crotone ha voluto dire a queste tante, troppe innocenti vittime.

Il mare non è più azzurro ma diventa blu scuro, le vele non sono più bianche ma nere, ed i bambini nei disegni non giocano più ma gridano aiuto.

“Vi voglio tanto bene” è il messaggio di Sofia, mentre Giulia disegna due bambini abbracciati che piangono, “Un pensiero speciale per voi” è il messaggio degli alunni della Montessori, accompagnato dai disegni di angeli, cuori infranti, e barche alla deriva o distrutte, con una dedica finale che recita: “Spero che lassù siate felici e contenti”.

La 4B della Montessori sogna un “mondo senza confini” e quella vela nera al centro del cartellone dà proprio il valore del dolore.

Simone vuole affidare le anime dei defunti alla Sacra Famiglia, accompagnando il suo disegno con un semplice quanto sentito “mi dispiace”.

La 5A e la 5B della Karol Wojtila di Isola lasciano un messaggio su un cartellone verde che dà tanta speranza, nonostante il dolore perchè “Non si può morire così”.

E poi c’è il disegno che colpisce di più… le parole sono solo due: “Mai Più” che sembrano volare su un mare in tempesta con una barca in preda alle onde e i bambini che gridano HELP.

Gli alunni della Cutuli hanno voluto lasciare i loro pensierini, tutti raccolti in un cartellone. Cristina racconta “Il dolore che lacera il cuore”, “Mi dispiace per la morte di chi cercava la vita” scrive Giuseppe, “Sfortunati” per G. Sibilla, mentre Frisenda è dispiaciuto per quei “bambini che erano pronti a vivere le loro vite”. Marco spera che “non accada più una cosa del genere dove sono morti bambini della mia età o ancora peggio più piccoli di me”.

Francesco manda un messaggio a tutti noi che “siamo fortunati perchè viviamo ina una casa al caldo”.

Greta, invece, ci mette davanti una dura realtà: “Nessuno li ha salvati… e potevano”.

Colpisce il cuore anche il cartello delle donne e madri di Steccato di Cutro: “Se la nostra spiaggia di Steccato non ha accolto i vostri figli per la vita, ma per la morte, PERDONATECI”.

Sono passati sette giorni da quel 26 febbraio che resterà scolpito nei nostri cuori, sono passati sette giorni da quel naufragio ma il dolore che si respira ai cancelli del PalaMilone è ancora palpitante e vivo, grazie proprio ai messaggi dei nostri bambini che resistono alla pioggia e al vento e accompagnano i tanti familiari che, ancora in queste ore, entrano nel palazzetto per il riconoscimento dei propri cari defunti.

Gianfranco Turino

 

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