Crotone, no all'indebolimento della sanità nel Sud

Crotone – Il progetto di autonomia differenziata del Ministro Calderoli prevede che alcune Regioni possano richiedere più autonomia e più poteri rispetto alle altre su tanti argomenti centrali per la...

A cura di Redazione
04 ottobre 2023 14:30
Crotone, no all'indebolimento della sanità nel Sud - Giuseppe Borello, Antonio Tata, Elisa Sermarini
Giuseppe Borello, Antonio Tata, Elisa Sermarini
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Crotone – Il progetto di autonomia differenziata del Ministro Calderoli prevede che alcune Regioni possano richiedere più autonomia e più poteri rispetto alle altre su tanti argomenti centrali per la vita dei cittadini, fra cui la sanità, la scuola, l’ambiente, l’energia, il commercio con l’estero, la ricerca scientifica. Così, i motivi per cui negli ultimi mesi si è aperto il dibattito, ci sarebbero prestazioni diverse dei servizi a seconda delle regioni.

Se ne è discusso anche a Crotone, venerdì scorso: presso la Sala Margherita vi è stato infatti l’incontro sul tema: “Una e indivisibile”, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della Repubblica parlamentare, organizzata dal coordina-mento di Crotone di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Presente il referente regionale  Giuseppe Borrello, il referente crotonese Antonio Tata ed Elisa Sermarini del coordinamento delle politiche sociali di Libera.

“L’autonomia differenziata alla provincia di Crotone sicuramente porterebbe ulteriori danni – ci ha detto Antonio Tata, presidente di Libera Crotone le regioni del sud sono da sempre penalizzate rispetto a quelle del nord. Pongo degli esempio, per quanto riguarda gli asili nido, per quanto riguarda tutta una serie di cosa come  la sanità, assolutamente rovinata nel Mezzogiorno, mentre al nord ancora alcune attività funzionano molto bene,  tant’è che c’è purtroppo l’emigrazione sanitaria unita ai viaggi della speranza”.

Presenti anche la Cgil Area Vasta, Arci Crotone e l’Anpi. Libera, dunque, ha annunciato che scenderà in piazza  sabato 7 ottobre a Roma, “perché siamo tutte e tutti preoccupati dalla violazione dei princìpi costituzionali di solidarietà, uguaglianza e indivisibilità della Repubblica che si verificherebbe se venisse attuato il progetto inquietante di Autonomia Differenziata contenuto nel ddl Calderoli, soprattutto in un contesto già fortemente fragile come quello della nostra regione”.

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