Crotone - Parte il conto alla rovescia per la riapertura del Parco delle Rose

Crotone – A settembre dell’anno scorso, il Parco delle Rose, spazio verde centralissimo e luogo di socialità molto frequentato da bambini e famiglie, è stato chiuso (leggi l’articolo di allora).Motiva...

A cura di Redazione
05 giugno 2023 07:30
Crotone - Parte il conto alla rovescia per la riapertura del Parco delle Rose -
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Crotone – A settembre dell’anno scorso, il Parco delle Rose, spazio verde centralissimo e luogo di socialità molto frequentato da bambini e famiglie, è stato chiuso (leggi l’articolo di allora).

Motivazioni dei lucchetti ai cancelli, lo stato di degrado dei giochi e alcuni alberi che potevano diventare pericolosi. Lavori che dovevano essere eseguiti in urgenza ed invece sono passati dieci mesi e, forse, soltanto la prossima settimana i cancelli del parco potranno essere riaperti, dopo un sopralluogo che dovrebbe essere realizzato tra lunedì e martedì.

Dieci mesi di chiusura che hanno creato un duplice danno: il primo alla comunità, visto che il Parco delle Rose, negli anni, è diventato il punto di riferimento di tante famiglie che sanno di poter far giocare i propri bambini in questo spazio in tutta sicurezza; ma danno, e forse anche peggiore, per chi gestiva quel parco, una gestione decennale messa in crisi da tutti questi mesi di chiusura.

Gestire un punto vendita come il chiosco del parco, richiede anche investimenti in termini di macchinari (come i frigoriferi che, comunque vanno tenuti accesi) ma anche di prodotti per avere un magazzino pronto a rispondere alle diverse esigenze della variegata clientela.

Chiudere senza sapere quando riaprire significa, lasciare fermi i frigoriferi, far scadere i prodotti del magazzino, senza contare l’assenza di entrate, e tutto questo subito dopo due anni di pandemia.

Molto spesso chi amministra una città, ma in realtà tutti quanti noi, ci abituiamo così tanto alle cose che non ne avvertiamo più il valore, anzi si perde di vista anche tutti quei sacrifici per ottenerle.

Questo è il caso del Parco delle Rose che siamo abituati a vedere sempre aperto, sempre pieno di bambini e sempre pieno di gioia, da aver dimenticato cos’era prima, cosa girava intorno a questa area, dallo spaccio alla prostituzione, e a ripulire “socialemente” questa zona non sono state le forze dell’ordine e nemmeno le amministrazioni comunali, ma la determinazione e l’entusiasmo dei ragazzi che da sempre gestiscono il Parco delle Rose e a cui, noi tutti dovremmo riconoscere il merito di aver creato un oasi verde al centro della città.

Oasi per i bambini che giocano in sicurezza, oasi per gli adulti che possono godersi in tranquillità i propri figli giocare, magari anche distraendosi un po’ e facendo quattro chiacchiere, e oasi per quegli anziani che il pomeriggio, sotto il fresco degli alberi, magari si fanno un tressettino.

La città rivuole tutto questo, rivuole questo spazio di socialità, questa tranquillità e questa sicurezza.

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