Crotone ricorda Giorgio Meo nell'ottantesimo anniversario dell'Eccidio di Cefalonia
Crotone – Nell’anno in cui ricorre l’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Cefalonia, l’Anioc ha celebrato la memoria del sottotenente Giorgio Meo, un eroico crotonese trucidato dai nazisti a 26 an...

Crotone – Nell’anno in cui ricorre l’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Cefalonia, l’Anioc ha celebrato la memoria del sottotenente Giorgio Meo, un eroico crotonese trucidato dai nazisti a 26 anni, perché, come sottolineato dal Ministro della difesa Guido Crosetto, “ricordare Lui ed attraverso di Lui tutti coloro che si sacrificarono ad un destino drammatico è un dovere civico”.
Giorgio Meo aveva conseguito la maturità classica, studiava al conservatorio per ottenere il diploma di violino esercitandosi con la sorella Angelina che praticava il canto, collezionava dischi (Colombia) ed era innamorato di una ragazza che studiava all’Orientale di Napoli, Studiava giurisprudenza alla Federico II di Napoli e da poco aveva superato l’esame di diritto costituzionale, quando lo sorprese la guerra dissennata di Benito Mussolini.
L’otto settembre del 43 a Cefalonia comandava un plotone nel diciassettesimo di fanteria, uno dei pochi reparti di veterani presenti nell’isola che aveva già combattuto sul fronte Greco Albanese.
Giorgio Meo insieme ai suoi commilitoni non accettò di cedere le armi ai nazisti e tale volontà fatale gli fu consentita di esprimere tramite un voto democratico e così, lui che non aveva mai votato, votò di non arrendersi e scelse di combattere e di morire a 26 anni. Fu catturato dai tedeschi mentre col fuoco di una mitragliatrice copriva la ritirata del suo plotone.
Così scrive l’Anioc del cavaliere Pino Crea:
Fu tra i primi ad essere fucilato e del suo corpo non si trovò traccia. Ricordandolo, abbiamo reso anche onore alla tempra di una generazione che la guerra non l’ha voluta, l’ha subita e dopo la sconfitta ha avuto la forza d’animo di ricostruire una nazione.
A Giorgio Meo ed alla nostra Città, oggi ha reso omaggio il Ministro della difesa Crosetto con una toccante ed importante lettera con la quale ci rammenta:
“Occorre onorare, ricordare e trarre insegnamento…Perché un essere umano senza memoria perde la sua dimensione. Perché il nostro essere persone, cittadini, popolo affonda le radici in ciò che siamo stati ed in tutto quello che è stato prima di noi”. Una città antica come Crotone non poteva non rendere omaggio a una storia come questa che ha coinvolto – tra gli altri – un proprio concittadino. Grazie per aver ricordato il coraggio del sottotenente Meo, e con lui quello di tutti gli altri caduti.