Crotone ricorda Giulio Marino, custode di civiltà e giardini
Giulio Marino, figura storica calabrese che colpì lo scrittore inglese George Gissing nel suo celebre viaggio nel Sud Italia.

Giulio Marino, nato a Catanzaro e morto a Crotone, è rimasto nella storia locale grazie al racconto di George Gissing, autore inglese che viaggiò in Calabria nel 1897.
Nel suo libro By the Ionian Sea: Notes of a Ramble in Southern Italy (pubblicato postumo nel 1901), Gissing cita Marino come un uomo colto, cordiale e sorprendentemente “europeo” per i canoni dell’epoca.
Nel diario di viaggio, Gissing racconta come Marino lo accolse, lo aiutò a orientarsi e a comprendere la realtà di Crotone — descritta come una città “remota, arcaica, quasi sospesa nel tempo”.
“Oggi celebriamo non solo il ricordo di un gentiluomo, ma anche il legame profondo tra la nostra terra e la grande letteratura europea. La figura di Giulio Marino, narrata con empatia da George Gissing, è una testimonianza preziosa della nostra identità. Questa stele non è solo un tributo alla memoria, ma un invito a riscoprire il valore culturale del nostro territorio”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Corigliano.
Un senso di ospitalità e di accoglienza che si è tramandato fino ai giorni nostri e che ancora oggi caratterizza il popolo crotonese: fu proprio questa attitudine ad affascinare lo scrittore inglese durante il suo soggiorno sulle coste ioniche. Gissing, nel suo libro Sulle rive dello Ionio, ricordò Marino per la gentilezza, la bontà e la cura con cui teneva il cimitero di cui era custode.
Prima di diventare guardia municipale e sovrintendente ai giardini pubblici, Marino era stato al servizio di un nobile crotonese, viaggiando in tutta Europa e arricchendo così il proprio bagaglio umano e culturale.
L’assessorato alla Cultura di Crotone, raccogliendo l’invito di molti cittadini, associazioni e in particolare di Italia Nostra, ha voluto onorare questa figura installando una stele commemorativa nei pressi del cimitero cittadino, luogo simbolico dell’incontro tra Marino e lo scrittore inglese.
Alla cerimonia di scopertura a Crotone, sul lungomare vicino il cimitero cittadino, hanno preso parte rappresentanti del mondo culturale, discendenti di Giulio Marino — tra cui il pronipote Domenico Marino — e i presidenti della III e IV Commissione Consiliare, Antonella Passalacqua e Domenico Lo Guarro, insieme all’assessore Corigliano.
Con un gesto semplice ma sentito, Crotone ha reso omaggio a una figura che ha saputo raccontare — anche grazie a Gissing — un tratto autentico del carattere di questa terra: l’impegno civico, la cura dei luoghi comuni e l’orgoglio di essere comunità.
Giulio Marino, nato a Catanzaro l’11 novembre 1842 e morto a Crotone l’8 febbraio 1901, resta così vivo nella memoria collettiva, testimone silenzioso di un passato che continua a insegnare accoglienza e dignità.