Crotone - Spaccio in via Acquabona, il Ministro dell'Interno: "La soluzione è essere tenaci, non ci arrenderemo"
Crotone – Ieri nella città di Crotone, il giorno prima della visita del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la presentazione della conclusione del Progetto Pon Legalità, vi è stata un’ampia o...

Crotone – Ieri nella città di Crotone, il giorno prima della visita del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la presentazione della conclusione del Progetto Pon Legalità, vi è stata un’ampia operazione di Polizia, con cento uomini impiegati, con degli arresti. Interessata la centrale via Acquabona, zona limitrofa alla Questura di Crotone e alla Caserma della Guardia di Finanza. Una vera e propria piazza di spaccio, in cui veniva venduto di tutto, dall’eroina alla cocaina, dall’hashish alla marijuana. Dodici misure cautelari, con cinque persone finite in carcere (leggi qui), con una vasta richiesta di droga dal circondario di Crotone.
Uno dei luoghi principali era l’ex Scuola Gravina. Per evitare i controlli delle forze dell’ordine, molti clienti consumavano addirittura nelle case di chi forniva loro, per strada, “la roba”. Ieri mattina all’alba, dunque, il blitz della squadra mobile di Crotone, insieme al comando provinciale della Guardia di finanza, alla Squadra Mobile di Mantova, al Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza e Vibo Valentia e con il supporto delle unità cinofile della Questura di Vibo.
Il provvedimento restrittivo è stato adottato al termine di un’articolata indagine svolta dai poliziotti della Squadra Mobile di Crotone, avviata nel febbraio del 2023, sulla base degli esiti investigativi emersi in altro procedimento penale, relativo ad un fatto di lesioni personali aggravate dall’uso di arma, commesso in concorso da alcuni degli indagati, in danno di due assuntori, per questioni legate all’attività di spaccio.
Quest’oggi, durante la visita del Ministro Piantedosi, rispondendo alla domande dei cronisti sul fatto di cronaca, ha detto così: “La soluzione è essere tenaci e presenti attraverso le indagini che portano ad eradicare il fenomeno. Non ci arrenderemo”. Piantedosi si è detto soddisfatto: «Lo Stato c’è e l’ho visto a Crotone e fa la sua parte. Ho messo a disposizione qualche possibilità ulteriore di intervento – ha detto in conclusione – e mi riprometto di tornare a Crotone.