Crotone tra le città più “giovani”, ma i nonni restano indispensabili

Oggi è la festa dei nonni, veri pilastri del welfare. Si occupano dei nipoti, supportano economicamente figli e figlie

A cura di Redazione
02 ottobre 2025 07:30
Crotone tra le città più “giovani”, ma i nonni restano indispensabili -
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Crotone - Il 2 ottobre ricorre la Festa dei Nonni, istituita nel 2005 con una legge nazionale per valorizzare il ruolo insostituibile che gli anziani svolgono all’interno delle famiglie e della società. Una giornata di riconoscimento affettivo, ma anche di riflessione sociale, in un’Italia che cambia rapidamente nei suoi equilibri demografici e generazionali. A Crotone, come in molte altre realtà del Mezzogiorno, i nonni non sono solo figure familiari, ma veri pilastri del welfare quotidiano: si occupano dei nipoti, supportano economicamente figli e figlie, tengono in piedi famiglie spesso messe a dura prova dalla precarietà lavorativa e dalla mancanza di servizi. In un’epoca in cui il welfare pubblico fatica a rispondere ai bisogni reali, i nonni sono diventati – di fatto – una risorsa essenziale e insostituibile. La loro presenza, in molte famiglie crotonesi, rappresenta un vero “ammortizzatore sociale”, tanto invisibile quanto fondamentale.

Nonostante il generale invecchiamento della popolazione italiana, secondo i dati divulgati da openpolis Crotone si colloca tra i dieci capoluoghi italiani con l’indice di vecchiaia più basso, secondo recenti dati statistici. Con 143,9 anziani ogni 100 bambini sotto i 14 anni, la città pitagorica presenta un equilibrio ancora relativamente favorevole tra giovani e anziani, seconda solo ad Andria. Un dato che, se da un lato può rappresentare una risorsa potenziale per il futuro, dall’altro impone una responsabilità alle istituzioni: investire sulle politiche per l’infanzia e per la famiglia, senza dimenticare il valore degli anziani come mediatori di cura, esperienza e coesione sociale. La Festa dei Nonni dovrebbe servire anche a mettere in luce le difficoltà che gli anziani affrontano, spesso in silenzio: solitudine, difficoltà economiche, barriere architettoniche, cure mediche sempre più costose e servizi sociosanitari carenti.

A Crotone, come altrove, è importante che le istituzioni locali ascoltino le esigenze di una generazione che ha dato tanto e continua a dare, anche in un contesto di fragilità crescente. Sostenere gli anziani significa, in ultima analisi, sostenere l’intera comunità. Il 2 ottobre è l’occasione giusta non solo per un gesto d’amore o una carezza ai nonni, ma anche per chiedere politiche più concrete e lungimiranti. Politiche che riconoscano il loro contributo silenzioso ma indispensabile e che sappiano costruire ponti solidi tra le generazioni.

Perché i nonni non sono il passato. Sono il presente che ci tiene in piedi.

Silvia Gaetano

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