Crotone - Un ripetitore alto 32 metri, i residenti di Margherita dicono no
Crotone – L’antenna 5G dovrebbe essere installata in via Dei Fiordalisi, ovvero nella periferia Nord della città di Crotone. Il luogo è stato già individuato, ed è un terreno privato dove i cittadini...

Crotone – L’antenna 5G dovrebbe essere installata in via Dei Fiordalisi, ovvero nella periferia Nord della città di Crotone. Il luogo è stato già individuato, ed è un terreno privato dove i cittadini sono pronti a bloccarne l’installazione. Il perimetro si trova al fianco di una scuola e di abitazioni private. I residenti delle contrade Nord si sono uniti già diversi giorni or sono per dire no al “mostro”, come lo hanno definito, che non solo deturperebbe il territorio ma nocivo per la salute dei residenti stessi.
Il ripetitore dovrà essere installato nel terreno di un cittadino dopo accordo e, i residenti del quartiere e il Comitato libero cittadino delle contrade dicono no. Oggi hanno incontrato, nella tarda mattinata, il primo cittadino. Il confronto si è svolto presso la sala giunta del palazzo comunale: «Qui non è una battaglia soltanto di Margherita ma è un problema di tutta la città – ci ha detto stamane Antonio Giardino, presidente del Comitato Libero Cittadino delle Contrade – se a prevalere sono queste grandi finanze, questi colossi, e decidono , allora nascondiamo quali sono i veri criteri di visione di questa città». Delle contrade, dunque, abbandonate e senza piani per il futuro, hanno aggiunto i residenti.
«Il sindaco deve darci una mano – chiede Antonio Arcuri, residente di via dei Fiordalisi – gli chiediamo di venirci incontro soprattutto a seguito di una delibera firmata da lui, approvata da tutti i consiglieri nel 2021, dove erano messe per iscritto evidenze scientifiche in cui vengono confermato i potenziali rischi dei ripetitori, e il comune si impegnava a regolamentare con un piano di antenne e un regolamento edilizio».
Il permesso per innalzare l’antenna di 32 metri c’è e: «il Comune – ha concluso – doveva trovare i siti idonei con accordo anche con le grandi società di telecomunicazioni, le antenne vanno alzate lontane dai fabbricati».
Danilo Ruberto