Crotone, una città accogliente ma non troppo

Crotone –  Corso Vittorio Veneto e Piazza Pitagora sono vuoti, Il lungomare di Crotone è sgombero. Utilizziamo l’aggetto vuoto perchè il nostro occhio, prima, era abituato ad osservare tanti oggetti i...

A cura di Redazione
06 giugno 2023 17:00
Crotone, una città accogliente ma non troppo -
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Crotone –  Corso Vittorio Veneto e Piazza Pitagora sono vuoti, Il lungomare di Crotone è sgombero. Utilizziamo l’aggetto vuoto perchè il nostro occhio, prima, era abituato ad osservare tanti oggetti in vendita presso il centro cittadino e durante la passeggiata sul lungomare. L’ordinanza del primo cittadino Vincenzo Voce, se ricordate, ha fatto discutere molto circa l’opportunità di avere aree notoriamente frequentate libere dagli ambulanti, per una questione di decoro urbano (leggi qui).

L’ordinanza, però, ha fatto discutere molte persone ed ha acceso il dibattito, tra i favorevoli alle passeggiate libere e chi invece non ha mai ravvisato intoppi nel lungo via via tra un marciapiede e un altro. Il sindaco stesso aveva dichiarato che non avrebbe mai ritirato l’ordinanza (leggi qui) poichè “gli ambulanti possono lavorare in altre zone“. Dunque, alcuni cittadini sono favorevoli all’ordinanza ed altri invece no (leggi qui le dichiarazioni di molte associazioni legate al mondo del terzo settore, le quali hanno chiesto al titolare del Palazzo Comunale di “affrontare la situazione”).

La situazione però, ad oggi (6 giugno 2023), non è stata affrontata. E nessuno ha parlato con nessuno. Le amene passeggiate sono sgombere dai banchetti ambulanti, mentre i venditori (tutti di nazionalità bengalese) sono nascosti in piazza Mercato, con la paura che si presenti qualcuno per mandarli via. Solo che non sanno dove andare. Anzi, questa mattina le persone di nazionalità bengalese ci hanno detto che la sera dovrebbero stare vicino al Cimitero con le loro cover di smartphone, lampadine, pile e porta cellulari.

Quella zona di sera è buia, ci passano poche persone, non si vende nulla – sono le parole di sfogo di un commerciante bengalese, con autorizzazione e casa in fitto con contratto – vengono sempre a controllarci per farci spostare, come se facessimo qualcosa. Noi vogliamo vendere, non diamo fastidio a nessuno”.

Sono qui dal 2006 – un’altra persona di nazionalità bengalese ci mostra i documenti e contratti – ricordo quel giorno come se fosse ieri, quando Crotone mi ha accolto. Mi trovo bene nella città che considero anche mia, ho famiglia, pago 350 euro di affitto, ma con queste nuove regole siamo penalizzati e stiamo guadagnando poco. Siamo come fantasmi, se vai in una parte non va bene, se vai da un’altra parte non va bene nemmeno. Arriva qualcuno per spostarci come merce, ma siamo regolari, abbiamo le licenze per vendere. Ieri ho comperato un medicinale per mia moglie, e ho pagato ventuno euro. Per guadagnarli non ci metto poco”.

Una situazione paradossale, dunque, dove un’ordinanza stabilisce regole per il decoro urbano ma di fatto non specifica aree e zone dedite alla vendita degli oggetti proposti dai bengalesi che, ormai, tutti conoscono a Crotone.

Danilo Ruberto

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