Crotone - Una piazza per il "sindaco del popolo": Pasquale Senatore
Crotone – Il 16 marzo 2025, oramai alle porte, si celebrerà il decennale della scomparsa di Pasquale Senatore, il sindaco più amato nella storia della città pitagorica.Il 22 marzo di quest’anno, il ci...

Crotone – Il 16 marzo 2025, oramai alle porte, si celebrerà il decennale della scomparsa di Pasquale Senatore, il sindaco più amato nella storia della città pitagorica.
Il 22 marzo di quest’anno, il circolo cittadino di Fratelli d’Italia ha protocollato al Comune di Crotone la richiesta di intitolazione di una piazza al Prof. Pasquale Senatore.
Paquale Senatore è stato sindaco di Crotone dal 1997 al 2005, eletto all’indomani dell’alluvione che nel ’96 colpì duramente al cuore la nostra città, Senatore fu eletto a furor di popolo vincendo soprattutto nei quartieri popolari quelli che, fino al suo avvento, erano indicati come i “quartieri rossi”. Rieletto nel 2001 al primo turno (unico sindaco a riuscirci nella storia di Crotone).
Una persona semplice, chiamato comunemente “u zu Pasquale” da tutti. Un sindaco anomalo che la sera dopo le 19 lo trovavi a passeggiare sul corso, tra la sua gente come amava chiamarla, a cui dedicava sempre una parola, ma soprattutto a cui dava sempre la sua attenzione.
Un uomo gentile, dal sorriso disarmante, perchè schietto e genuino, affettuso anche con chi non conosceva.
Senatore non solo fu il primo e unico sindaco di destra eletto nella “Stalingrado del Sud” ma fu anche il sindaco più amato, perchè quella sua semplicità, quel suo modo di essere estremamente “normale” ti entrava immediatamente nel cuore.
Fratelli d’Italia chiede che “di avviare l’iter per l’intitolazione della piazza sita a ridosso di Via
Panella, alle spalle della sede postale di via Torino ad oggi intitolata ad Alcide De Gasperi, alla figura del compianto Pasquale Senatore, Sindaco di Crotone.
La piazza in questione, nonostante abbia altro nome, è infatti tutt’oggi riconosciuta nell’immaginario collettivo e da tutta la cittadinanza come “la piazzetta di Senatore”, non solo perché situata all’ingresso della sua abitazione ma soprattutto perché fu un’opera fortemente voluta, progettata e curata da lui e nel corso della sua sindacatura”.
Dopo nove mesi dalla richiesta dal palazzo del Comune tutto tace, non una risposta, non un segnale, quasi come se si volesse far cadere nel vuoto una trichiesta che sì viene da un partito politico, ma che, ne siamo certi, rappresenta il volere di una città intera. Sarebbe ora che questa città concedessead uno dei suoi migliori figli il giusto riconoscimento.
Gianfranco Turino